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Domani sera l'Inter cercherà di battere il Napoli per ridurre il gap in classifica. Nella squadra di Spalletti c'è un pericolo numero uno: l'attaccante Osimhen che in questa stagione sta facendo la differenza con gli azzurri. Inzaghi sta studiando una strategia per limitarlo.
"Prima regola, a Osimhen va tolto campo da attaccare. E siccome l’Inter di Inzaghi per principio e per convinzione non ama aspettare la partita ma farla, è chiaro che bisogna ragionare su un modo diverso di stare in campo. Il baricentro dovrà essere necessariamente più basso, per mantenere corta la distanza tra la linea di difesa e quella di metà campo. Se il nigeriano riceve in verticale centralmente, Ranocchia (o Bastoni) dovrà stringere la marcatura, attaccarsi al nigeriano e permettergli solo lo scarico. Due centrocampisti arriveranno in pressione per “ingabbiare” Osimhen e gli altri due difensori centrali scapperanno a protezione della porta sul movimento a tagliare degli esterni azzurri. Un’altra soluzione è prevista se il nigeriano cercherà gloria in fascia. Con una difesa più o meno schierata toccherà all’esterno del tridente difensivo seguire il movimento di Osimhen, con l’uomo in fascia a portare il primo raddoppio e la mezzala di riferimento a togliere linee di passaggio, aumentando la pressione", analizza La Gazzetta dello Sport.
"Ma il Napoli non è solo Osimhen: è talento in ogni zona del campo, è personalità e forza fisica. Da quando c’è Spalletti, è una macchina che viaggia ad altissimi giri, trascinata dalla potenza di Anguissa a centrocampo e del ritrovato Koulibaly in difesa. Al primo va limitato il raggio d’azione con la pressione. Al secondo - in caso di forfeit di Dzeko - toccherà togliere punti di riferimento. Lautaro e Correa hanno la vivacità per metterlo in difficoltà, ma la loro dovrà essere un’azione continua, sesta sosta", aggiunge il quotidiano.
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