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Intervenuto ai microfoni di Gianlucadimarzio.com, Luca Tremolada, attualmente all'Entella, ha parlato del suo passato in nerazzurro: “All’Inter ho trascorso anni bellissimi, facendo tutta la trafila delle giovanili fino alla prima squadra. Non dimenticherò mai la prima convocazione in Champions a 16 anni a Cipro contro l’Anorthosis e la tournée in Indonesia con Stramaccioni, dove addirittura segnai. Sono ancora molto amico di Caldirola e seguo tutti gli altri miei ex compagni: voglio cercare di riprenderli visto che giocano quasi tutti in Serie A ed io negli ultimi tempi mi sono un po’ perso…. Lo spogliatoio della prima squadra l’ho vissuto poco ma era uno spettacolo incredibile: ovunque ti giravi eri circondato da campioni. E poi il fascino di Mourinho era indiscutibile: lui era il padrone di tutto. Che emozione sentir pronunciare il proprio nome da lui durante la prima amichevole con loro! Io pupillo di Mourinho? No, non è vero… C’erano giocatori come Obi, Destro e Caldirola che erano più nel giro rispetto a me. Quel che è certo però è che ero considerato un giocatore di qualità, in me vedeva qualcosa di speciale. Sicuramente i piedi buoni non mi sono mai mancati.
Quando lasciai l’Inter non riuscii ad esprimermi al massimo soprattutto per colpa mia: sai, quando vieni dall’Inter magari il tuo approccio è sbagliato, pensi sia tutto dovuto, non hai la mentalità giusta – continua il classe '91 -. Certo, a mia discolpa posso dire che a volte coi giovani in Italia il talento non viene supportato, anzi, ma principalmente fu colpa mia. Ora, a 24 anni, voglio far bene ed arrivare più in alto possibile. E sognare, perché no: dopotutto ho una testa completamente diversa rispetto a prima”.
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