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Trentalange: “Intervista Orsato? Arbitri ora più bravi ad arbitrare che a comunicare”

Daniele Vitiello

Le parole del presidente degli arbitri italiani nel corso dell'ultima puntata di Dribbling

Alfredo Trentalange, nuovo presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, ha in mente una rivoluzione nella classe arbitrale destinata a lasciare il segno. Trasparenza e comunicazione sembrano essere i capisaldi del suo mandato, come ribadito anche nel corso di Dribbling su Rai Sport: “Credo che i tempi siano maturi per evitare le polemiche. C'è bisogno di reciprocità perché è un passaggio culturale fondamentale. Il nostro obiettivo è aprire canali di comunicazione, ma bisogna essere in due, con grandissimo rispetto e grandissima attenzione. Le parole sono dei macigni e bisogna cercare ciò che unisce, non ciò che divide. Noi pensiamo che ci sia un pregiudizio nei confronti dell’arbitro, per cui se l’arbitro si fa conoscere come persona, nei limiti e nelle fragilità, forse possiamo mettere da parte una serie di pregiudizi. E questo ci permette di parlare la stessa lingua in modo semplice e rispettoso, come sta accadendo in questo momento".

Trentalange: "Arbitri parleranno post gara molto in fretta"

Sembrano essere quasi maturi dunque i tempi per ascoltare le parole degli arbitri al triplice fischio delle partite di Serie A. Ciò nonostante l'esperimento con Daniele Orsato di qualche settimana fa non sia stato del tutto promosso. Queste le riflessioni di Trentalange: Dopo l’esperimento di Orsato, dettato da grande buona fede, abbiamo visto che gli arbitri sono più bravi ad arbitrare che a comunicare. Ci vuole una formazione in questo senso per essere all'altezza, io per primo ne ho bisogno. Ci siamo presi un attimo di ripensamento perché ne abbiamo sentite di tutti i colori. Si cresce per didattica e per confronto. Ci credo fermamente, ma bisogna essere preparati. Ci sarà un confronto con la base e con i vertici, ci saranno idee da mettere in rete, ma io penso che con persone di buona volontà si possa fare anche molto in fretta, senza aspettare tempi biblici”.