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Trevisani: “Inzaghi? Mai un mea culpa, parla solo di trofei e dimentica errori. Serve umiltà”
Durante il podcast su Cronache di Spogliatoio "Fontana di Trevi", Riccardo Trevisani non ha nascosto qualche critica nei confronti dell'operato di Simone Inzaghi sulla panchina dell'Inter:
"Inzaghi sta diventando ripetitivo nelle sue dichiarazioni: trofei, miracoli, i quarti di Champions definiti come un risultato storico. Intanto, storico è quando vinci la Champions League, e l'Inter l'ha vinta 13 anni fa, non 100. Io credo che ogni tanto qualche mea culpa sarebbe anche carino da sentire. A meno che Inzaghi non sia davvero convinto di aver commesso zero errori in due anni in cui ha perso uno scudetto contro una squadra chiaramente meno forte e quest'anno in cui è quarto sul campo. L'Inter ha grossi problemi gestionali, ha perso 9 partite su 27 e non riesce a tenere alta la concentrazione. Chi deve far sì che la concentrazione dei calciatori resti alta? L'allenatore".
"I grandi meriti di Inzaghi sono nelle competizioni brevi: è riuscito a passare il girone di Champions League contro un Barcellona che sta dominando la Liga, ha inventato Calhanoglu regista e ha tolto il posto ad Handanovic. Ci sono cose buone, ma anche cose meno buone. Non si possono sottolineare solo gli aspetti positivi. Pioli è molto più umile. Mi piace più un allenatore che parla di campo e che si prende le sue responsabilità di uno che parla solo dei trofei che ha vinto e che si dimentica dei suoi errori".
(Fonte: Cronache di Spogliatoio)
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