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Antonio Conte è in un limbo. È questa l'analisi del quotidiano Libero, che aggiunge: "Sostiene che la sua Inter funzioni proprio come vuole lui [...] eppure in campionato ha preso sette gol in più rispetto alle prime cinque giornate di un anno fa e in Champions il girone ha già acquisito le pendenze di un Mortirolo dopo due pareggi consecutivi".
L'Inter sembra aver perso l'identità del suo allenatore: "Giocassero con le panchine “oscurate”, in pochi direbbero che l’Inter di oggi assomiglia a una squadra di Conte, sempre combattiva ma più sfilacciata, inaspettatamente morbida nel non “giustiziare” gli avversari: è vero che il mister sta lavorando a un’evoluzione ma l’impressione è che il tema di fondo sia sempre lo stesso (esterni a pedalare, il centravanti a fare a sportellate) e il risultato è lontano dai desiderata, vuoi per le assenze causate da Covid e infortuni, vuoi per interpreti che faticano a sbocciare (vedi l’eterno caso Eriksen), vuoi per un attacco sempre appeso a Lukaku e Lautaro (visto che su Sanchez si è puntato riscattandolo dallo United però i guai fisici lo perseguitano: ma è davvero corretta la sua preparazione atletica?), con l’argentino vittima di una involuzione mentale".
A confermare la difficoltà in campo internazionale di Conte ci sono i numeri: "Fra gli allenatori italiani con almeno dieci panchine in Champions, Antonio ha una media punti di 1,43 a gara ed è sedicesimo nella classifica guidata da Nereo Rocco (2,15, dati transfermarkt.it). Uno smacco per quello che, fra gli allenatori italiani con oltre 100 panchine in serie A, vanta la media punti più alta a partita, 2,21".
Libero affronta, infine, il tema legato ai prossimi impegni: "Ora, il calendario non è neppure l’alleato migliore di Antonio, se si considera che prima della sosta di metà novembre affronterà, in ordine, il tenace Parma sabato prossimo alle 18 al Meazza, il 3 novembre il Real a Madrid (se una delle due perde rischia di scendere dal treno europeo) e l’8 novembre l’Atalanta a Bergamo. Un trittico pesante che per paradosso arriva al momento giusto: da queste partite l’Inter uscirà con risposte nette e la bussola della stagione segnerà una direzione precisa. Servirà a chiarire le idee di Conte, della società e anche dello spogliatoio".
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