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Lo ha ribadito anche ieri il presidente Erick Thohir: "La Champions ha aumentato i ricavi, ma i paletti del Fair Play Finanziario restano. Per fare mercato servirà ancora essere equilibrati tra acquisti e cessioni". Mancano circa 40 milioni di plusvalenze per sistemare il bilancio dell'Inter, come sottolinea Tuttosport, "quest’anno il compito sembra più arduo e non è sicuro che bastino i giocatori ai margini del progetto di Spalletti (Nagatomo, Biabiany, Eder e Pinamonti), quelli di rientro dai prestiti (Bardi, Di Gennaro, Radu, Vanheusden, Longo, Manaj, Forte e Puscas i principali) e i migliori Primavera in uscita per questioni di età e richieste (Pissardo, Emmers, Zaniolo ed Odgaard). "Sono tre i giocatori - continua il quotidiano -, che permetterebbero al ds Ausilio e al cfo Gardini di sistemare in un colpo solo il bilancio: Skriniar (valutato almeno 70 milioni, l’Inter ha detto no a 60 proposti da gennaio a oggi dai due club di Manchester e dal Barcellona), Brozovic (ha una clausola di rescissione da 50) e Perisic (non meno di 50). Sui primi due si è espresso a chiare lettere Spalletti: «Se venisse messo in discussione il fatto che rimanga Skriniar, mi dispiacerebbe al massimo livello; Brozovic è un giocatore fortissimo, uno da cui ripartire».
Spalletti stima molto anche Perisic che ha vissuto una stagione altalenante, ma si è impegnato molto anche quando era a terra di condizione e può ricoprire più ruoli. L’impressione, però, è che sia proprio l’esterno croato uno dei possibili giocatori che l’Inter potrebbe sacrificare, soprattutto se dovesse fare bene nelle prime partite del Mondiale che si giocheranno già in questo mese. Detto ciò, non bisogna ritenere intoccabili né Skriniar né Brozovic. Sempre che la dirigenza non riesca a fare un’altra magia".
(Tuttosport)
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