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TS – Dal voltafaccia e la beffa CR7 alle nozze con l’Inter: Conte e Agnelli non si piacciono più

Alessandro De Felice

Tuttosport riavvolge il nastro: ecco com'è andata tra Conte e Agnelli e le divergenze fino allo scontro verbale di martedì sera

Tre anni insieme ricchi di gioie e delusioni. Da Trieste a Istanbul, hanno scritto la storia della Juventus. Tra Antonio Conte e Andrea Agnelli è finito l'idillio: "non si piacciono più da un pezzo".

Tuttosport ripercorre le tappe del rapporto tra l'attuale allenatore dell'Inter e il presidente della Juventus. Secondo il quotidiano, i primi attriti risalgono al post Bayern Monaco-Juve del 2 aprile 2013 con le dichiarazioni legate al mercato e alla necessità di investire. L'arrivo di Cristiano Ronaldo nell'estate 2018, con Allegri sulla panchina bianconera, "suona beffardo a posteriori, ma sono soprattutto le due finali di Champions raggiunte da Allegri nel 2015 e nel 2017 a fare un effetto quantomeno bizzarro su chi rimpiange Conte". Il punto di rottura definitiva è a metà luglio 2014, quando Conte saluta tutti a ritiro iniziato e un mese dopo firma per la Nazionale.

I trionfi del tecnico livornese offuscano il ricordo di Conte. Di un suo ritorno in bianconero se n'è parlato più volte ma l'idea non è mai decollata. "Accade sia nell'estate 2019, quando sull'ex capitano juventino era già piombata con decisione l'Inter e il nome di Sarri cominciava a far capolino nei pensieri di Agnelli, sia un anno dopo, in coda al flop con il Lione quando il gossip racconta addirittura di messaggi spediti dall’allenatore tramite intermediari fidati ai calciatori bianconeri per sondare il terreno. Il 22 dicembre 2018, invece, i due s’erano incrociati in tribuna allo Stadium in occasione di Juventus-Roma: stretta di mano, abbraccio e altri rumours su un ritorno che però non si concretizzerà".

Tuttosport conclude: "Le nozze con l’Inter, la rivalità che s’infiamma, fino alla sera di martedì, a un botta e risposta che non stupisce: Agnelli e Conte non si piacciono più da un pezzo e il voltafaccia dell’estate 2014 non sarà mai perdonato. Né dal presidente, né dai tifosi bianconeri".