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Roberto Gagliardini scalpita, ma Inter e Atalanta non hanno ancora trovato l'intesa definitiva per il suo trasferimento a Milano. L'affare non è in dubbio - per il momento -, ma è evidente che più il tempo passa, più difficilmente il giocatore potrà cambiare maglia prima di domenica. La valutazione totale del suo cartellino non è comunque un problema, Gagliardini verrà pagato 28 milioni circa, ma è la suddivisione del denaro che non ha ancora convinto il club di Percassi. Il perché è presto detto: l'Inter ha proposto l'acquisto di Gagliardini con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto, ma la cifra che i nerazzurri verserebbero a gennaio per il prestito (2 milioni, con un riscatto fissato a 26; 22,5 più bonus) non convince l'Atalanta. Percassi vorrebbe una somma superiore per il prestito oneroso (2 milioni non sono una garanzia granitica di riscatto a fine stagione) e bonus facilmente raggiungibili. Nulla vieterebbe, dal punto di vista dei bergamaschi, che l'Inter, qualora Gagliardini non renda o trovi un giocatore più interessate a giugno, decida di non riscattare il mediano, girando poi i milioni destinati all'Atalanta su un nuovo obiettivo. Percassi vorrebbe dunque alzare la cifra intorno ai 4-5 milioni, l'Inter non ha ancora accettato questa condizione e tiene duro sui parametri dei bonus. Le parti stanno continuando a trattare - l'Inter con l'agente ha definito un contratto da 1.5 milioni per cinque anni -, il rischio è che si vada alla prossima settimana e la conseguenza è che Gagliardini continui ad allenarsi a Zingonia anziché raggiungere Pioli.
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