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Finisce nel peggiore dei modi l'avventura in Europa League dell'Inter che, infatti, è riuscita nell’impresa di farsi rimontare due gol dall’Hapoel e, contestualmente, di uscire dall’Europa dopo aver incassato cinque reti in due partite dai modesti mestieranti israeliani che contro Southampton e Sparta Praga non erano riusciti a segnare nemmeno una rete. A corredo, è arrivata la sesta sconfitta nelle ultime sette trasferte, un dato che dimostra la fragilità di una squadra che - nonostante Stefano Pioli la pensi differentemente (CLICCA QUI) - nel secondo tempo è crollata fisicamente. Magari sarà stato pure un problema di testa come ha sottolineato l’allenatore, però è apparso evidente come l’Inter si sia piantata proprio quando gli avversari hanno cambiato passo, cancellando quanto di buono fatto nei primi 45 minuti quando si era accesa anche la speranza di poter riacciuffare l’euroqualificazione per i capelli. Anche perchè l'ultima volta in cui l’Inter era stata sconfitta per 3-2 dopo essere stata in vantaggio di due reti era stato in un derby (21 febbraio 2004) con la rimonta firmata Tomasson, Kakà e Seedorf. Con tutto rispetto per il Beer Sheva, ben altro avversario...
(Tuttosport)
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