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L'Inter non trova il dodicesimo successo di fila in Serie A ma conferma i progressi dal punto di vista del gioco e della personalità in una trasferta complicata come quella allo Stadio 'Maradona' contro il Napoli. La squadra di Gattuso prova a mettere in difficoltà i nerazzurri e passa in vantaggio nel primo tempo, ma nella ripresa gli uomini di Conte aumentano i giri del motore e portano a casa un punto. Ecco l'analisi del quotidiano Tuttosport all'indomani del posticipo della 31esima giornata.
"Chi critica avrà certo pochi appigli ai quali aggrapparsi stavolta, perché al Maradona di sicuro non è mancato lo spettacolo, specialmente nel secondo tempo. Ma è la forza che esprime l’Inter, la personalità con cui gestisce le partite, a fare impressione. Certo, è stata una gara sofferta, ma questo Antonio Conte lo sapeva dal principio e avevo già messo tutti in allerta alla vigilia, quando tesseva le lodi del Napoli non certo per piaggeria - non è nel suo stile - ma perché consapevole delle potenzialità teoriche e pratiche (anche se in stagione espresse a tratti) della squadra di Gennaro Gattuso (tra i due bell’abbraccio nel pre partita).
L’arrembaggio finale degli azzurri in maglia blu notte impedisce ai nerazzurri di allungare la striscia di successi, che dunque si ferma a 11: per quest’anno niente record eguagliato da Conte, le 12 vittorie consecutive della sua Juventus 2013-14 rimangono in cima da sole. Ma il pareggio è comunque un passo in avanti verso il grande obiettivo, nonostante la vittoria (sofferta) del Milan e la classifica che si accorcia leggermente, con i rossoneri comunque a 9 lunghezze e dunque a distanza di sicurezza. Grazie anche e soprattutto a un attacco atomico (70 gol, secondo reparto più prolifico dopo l’Atalanta), ma anche a una fase difensiva ben oliata (miglior reparto a pari merito con la Juventus a 28 reti subite)".
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