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La retrocessione dalla Champions League ha lasciato tanta amarezza nell'ambiente Inter che ora si rituffa nell'Europa League con grande voglia di onorare l'impegno. Suning ha fatto capire che si aspetta il massimo impegno nella competizione, Spalletti "ci proverà pur tenendo presente due fattori: la lista UEFA che resta ridotta a 21 elementi e il fatto che l'Inter dovrà prima essere certa di blindare il posto in Champions in campionato, considerando anche che in Europa si giocherà di giovedì, non il massimo", sottolinea Tuttosport che poi aggiunge: "Oggettivamente era difficile ipotizzare un'Inter proiettata verso Madrid (finale di Champions, ndr). La finale di EL che si disputerà a Baku il 29 maggio prossimo, invece, è avrà un coefficente di difficoltà inferiore e dunque sarebbe un delitto non provarci".
Il Rapid Vienna rappresenta un ostacolo agevole ma da non fallire: gli austriaci sono ottavi in campionato - su dodici squadre - a 28 punti dalla prima in classifica, hanno il peggior attacco del campionato (17 reti su 18 partite) ma in Europa hanno eliminato Slovan e Steaua, avendo la meglio su Spartak Mosca e Rangers nel girone eliminatorio. L'Inter può ambire ad arrivare lontano ma non deve sottovalutare la squadra austriaca che evoca dolci ricordi - vittoria in Coppa UEFA nel '90/'91 - ai tifosi nerazzurri.
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