Allarme in casa Inter. Se prima si poteva parlare di incidente di percorso (sconfitta con l'Udinese) e successivamente di piccola crisi dopo un avvio straordinario (caduta col Sassuolo), adesso - secondo TuttoSport- per la squadra nerazzurra si è decisamente accesa la spia rossa. Il ko col Milan e la conseguente eliminazione dalla Coppa Italia rappresentano la terza sconfitta consecutiva per la truppa di Luciano Spalletti. Nessuno probabilmente si aspettava un’Inter terza in classifica a duellare alla pari con Napoli e Juventus fino a dieci giorni fa, ma, dopo aver volato per quattro mesi, il calo verticale della squadra nerazzurra non può che preoccupare tecnico e società in vista della seconda metà di stagione.
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Tutti i dubbi che avevano accompagnato l’avvio di stagione dell’Inter, in particolare quello relativo alla rosa corta e ai pochi ricambi per Spalletti, sono venuti a galla in questo periodo, quello in cui l’allenatore, per squalifiche e infortuni, ha dovuto gettare nella mischia anche le seconde linee, quei giocatori che fino a novembre avevano racimolato briciole alle spalle dei 13-14 titolari schierati con continuità.
Ovviamente Spalletti non rischia il posto; il tecnico di Certaldo è saldo al suo posto, per tutto l’ambiente nerazzurro, e non solo, è stato lui il più grande acquisto della stagione, ma è evidente che quanto accaduto nelle ultime due settimane vada valutato con attenzione. Anche perché l’Inter è attesa da un ciclo di ferro: sabato a San Sirocon la Lazio ci sarà una sorta di spareggio per la zona Champions, con i nerazzurri che, in caso nuovo ko, potrebbero potenzialmente trovarsi nel giro di tre giornate dal primo al quinto posto e una crisi potenzialmente esplosiva. Ma anche l’inizio del 2018 sarà duro, con la trasferta a Firenze il 5 gennaio e lo scontro in casa con la Roma il 21 dopo la sosta invernale. Insomma, l’Inter rischia di ritrovarsi dal paradiso al purgatorio nel giro di pochi giorni e con una sola competizione da disputare. Particolare, quest’ultimo, che potrebbe ulteriormente pesare in chiave mercato. Perché è evidente che avendo solo 19 gare da disputare (18 se si considera Fiorentina-Inter), la società potrebbe avere ancora meno spinta nel rinforzare una rosa che, è evidente, necessita però di innesti per rimanere competitiva nella corsa a uno dei quattro posti per la Champions. Anche perché i “titolarissimi” sembrano cotti fisicamente.
(Fonte: Federico Masini, TuttoSport 28/12/17)
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