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"Tredici anni dopo a cullare un sogno europeo che era semplicemente follia immaginare in estate. Si sapeva, il derby avrebbe consegnato una italiana alla finale di Champions, sei anni dopo la Juventus. Questa italiana è l'Inter che, il 22 maggio 2010, conquistava la coppa nella notte di Madrid. Era la notte di Mourinho, era la notte del triplete. Un triplete (minore) obiettivo anche di Simone Inzaghi, che ha già messo in bacheca la Supercoppa italiana e che, prima di volare in Turchia per l'appuntamento del 10 giugno, proverà a confermare la Coppa Italia nell'ultimo atto con la Fiorentina". Apre così l'articolo di Tuttosport in merito alla qualificazione in finale di Champions per l'Inter di Simone Inzaghi.
"Certo, la semifinale di stasera consegnerà una tra Real Madrid e Manchester City, due avversarie contro cui sarà durissima. Ma ricordiamoci che i nerazzurri si sono qualificati in una fase a gironi con Bayern (in testa alla Bundes a due dalla fine) e Barcellona (che ha appena festeggiato il 27° titolo), mentre hanno eliminato agli ottavi il Porto e ai quarti il Benfica, secondo e primo in Portogallo. Inzaghi che consegna alla storia nerazzurra la sesta finale, secondo tecnico italiano a riuscirci dopo Giovanni Invernizzi. Non male per uno mai ufficialmente dato in partenza, ma in realtà in discussione in ambito societario. Uno formidabile nelle competizioni “dentro o fuori”", analizza poi Tuttosport che evidenzia come la differenza tra Inter e Milan sia ad oggi molto ampia, a livello di gruppo e di singoli.
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