Ts – Kovacic? Tecnica, visione di gioco e accelerazioni. Per fare il Pirlo non basta

Analisi carica di dubbi sull’effettivo impiego di Mateo Kovacic nel ruolo che Roberto Mancini starebbe cucendo sulla schiena del giocatore croato. I dubbi – secondo il quotidiano Tuttosport – riguardano l’interpretazione...

Analisi carica di dubbi sull'effettivo impiego di Mateo Kovacic nel ruolo che Roberto Mancini starebbe cucendo sulla schiena del giocatore croato. I dubbi - secondo il quotidiano Tuttosport - riguardano l'interpretazione del ruolo che per anni - e ancora oggi - è identificato con un giocatore, Andrea Pirlo. Questa l'analisi del quoidiano: "Già perché per giostrare davanti alla difesa, alla Pirlo, non bastano la grande tecnica, la visione di gioco e le accelerazioni palla al piede. Chi legge, ricorda sgroppate di Pirlo in progressione lasciando sguarnita la difesa? Forse se ne contano sulle dita di una mano in una stagione.

Kovacic, invece, tende ancora a portare palla troppe volte durante una partita e inevitabilmente nelle amichevoli estive ha finito per scoprire troppo spesso la difesa che ha mostrato così le proprie lacune, colpa però anche di una copertura non adeguata dal centrocampo. E' logico che l'Inter con un Kovacic in regia ne guadagni sotto l'aspetto della manovra rispetto a quando gioca(va) Medel, ma l'equilibrio è una delle caratteristiche principali del calcio moderno.

Mancini ha iniziato a provare il croato in quella posizione dall'amichevole col Carpi: 45 minuti rivedibili. Poi 70 col Bayern (ma l'Inter ha superato raramente la metà campo) e - dopo la panchina per oltre 75 minuti col Milan - 80 minuti abbondanti col Real Madrid. Prestazione dai due volti: bene dalla "cintola in su", quando ha strappato applausi dai tifosi cinesi con le sue accelerazioni con la palla; male dietro dove è completamente mancato, permettendo agli spagnoli di affondare al centro con grande libertà. Infine 90 minuti col Galatasaray, ma solo un tempo da playmaker, questa volta più accorto e ordinato".