"«Quando perdi 4-1 in questo modo, devi stare zitto». È spietato Luciano Spalletti. A Bergamo - dove neanche José Mourinho ha mai vinto - inseguiva l’ottava vittoria di seguito in campionato, invece è arrivato un cappotto senza attenuanti. L’Inter non perdeva con tre gol di scarto dal 2 dicembre 2016 (3-0 a Napoli) ma, soprattutto, ha incassato 16 tiri in un primo tempo dove l’Atalanta - oltre alla rete segnata da Hateboer - ha creato altre dieci palle gol giocando un calcio paradisiaco per ritmo e intensità. Paradossalmente, grazie alle parate di Handanovic e a un bel po’ di fortuna (il palo centrato sul tentativo di autorete di D’Ambrosio e pure i due gol sbagliati a porta vuota da Ilicic) la squadra di Spalletti avrebbe potuto anche girarla la partita, grazie al rigore causato da Mancini su Politano propiziato dal rinvio sbilenco di Berisha dopo appena 17” nella ripresa. Però il calcio (a volte) sa anche essere giusto e l’Atalanta da sciupona è diventata un mostro di cinismo e con Mancini, Djimsiti e Gomez nella ripresa ha segnato tre gol in altrettanti tiri in porta. E Gasperini si è tolto la soddisfazione di battere la sua ex squadra per la quinta volta nelle ultime sei sfide giocate in casa da allenatore di Genoa e Atalanta", è questa l'analisi di Tuttosport il giorno dopo Atalanta-Inter.
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TS – L’Inter non perdeva con 3 gol di scarto da quasi due anni. La squadra di Spalletti…
L'analisi di Tuttosport su Atalanta-Inter
(Tuttosport)
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