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TS – L’Inter sta ritrovando una sua dignità. Con Spalletti i nerazzurri possono sognare

Riccardo Fusato

Un'estate fa, più o meno di questi tempi (era il 5 agosto), l'Inter manciniana veniva seppellita sotto i sei gol (a uno) del Tottenham

Un'estate fa, più o meno di questi tempi (era il 5 agosto), l'Inter manciniana veniva seppellita sotto i sei gol (a uno) del Tottenham: era la quarta sconfitta del precampionato dopo quelle con Cska Sofia, Psg e Bayern nonché preludio di una stagione iniziata male e proseguita peggio. Perché non è vero che il calcio d'estate non conta: le grandi squadre germogliano anche grazie alla bontà del lavoro fatto tra ritiri e amichevoli di lusso. Il detto "vincere aiuta a vincere", pur banale che sia, vale sempre. Ancor di più quando si gioca nell'Inter, come peraltro lucidamente spiegato qualche giorno fa da Antonio Candreva: «Questa maglia ha una storia importante da onorare ogni volta che la si indossa». Un'estate fa l'Inter aveva maturato già a inizio stagione l'assuefazione alla sconfitta, non aveva costruito nulla e navigava nella precarietà. Oggi è tutt'altra musica: perché le vittorie, oltre ad accrescere l'autostima, sono formidabile benzina per un progetto tattico ancora in piena evoluzione e conferiscono a Spalletti un bonus di credibilità ulteriore, semmai ce ne fosse bisogno alla luce del curriculum di un allenatore capace - nell'ultimo campionato - di arrivare a quota 87 punti con la Roma. C'è ancora molto su cui lavorare, però la tournée in Oriente ha restituito all'Inter il gusto di pensare in grande: il che è già buona base per pensare che la prossima sia una stagione che la squadra può (finalmente) vivere da protagonista.

(Tuttosport)