TS, Milan-Inter le pagelle: Skriniar wrestler vincente ma sbaglia. Spalletti fa tutto bene ma…

Le pagelle di TuttoSportriguardanti la prestazione dei nerazzurri nel derby di Tim Cup:

HANDANOVIC 6 - Vola sul colpo di testa di Bonaventura (18' pt) e, dieci minuti dopo, è pronto a murare un bel tiro di Suso a mano aperta.

CANCELO 6 - A destra è una fonte pressoché inesauribile di idee. Meno brillante in fase difensiva, limiti messi bene in evidenza dopo l’ingresso di Calhanoglu.

RANOCCHIA 5.5 - Suo malgrado è protagonista in negativo sull’azione del gol annullato. Dalle parti di Handanovic è inappuntabile, fino a quando non tiene in gioco Cutrone nel gol decisivo.

SKRINIAR 5.5 - Il duello da wrestler con Kalinic lo vince lui per distacco. Ma sul gol anche lui è responsabile.

NAGATOMO 6 - Per cento minuti è inappuntabile su Suso.

VECINO 5.5 - Fa muro e prova a dare verticalità alla manovra riuscendoci in parte.

GAGLIARDINI 5.5 -Nel primo tempo è bravo pure in impostazione, nella ripresa pasticcia un po’ però senza combinare danni. Brozovic (30' st) 5.5 - Parte bene, poi evapora.

CANDREVA 5 - Meno tonico rispetto al solito e pure impreciso sui cross. Eder (11' pts) ng

JOAO MARIO 5 - Si applica bene nella marcatura di Biglia però quando è l’Inter ad avere la palla, non riesce mai a produrre uno straccio di occasione. A corredo sciupa il pallone dell’1-0 a tu per tu con Donnarumma senior. Borja Valero (22' st) 5.5 - Conferma di avere le gomme sgonfie.

PERISIC 4.5 - Tra una pausa e l’altra si materializza sul gol annullato. Poi continua amabilmente a vivere ai margini del derby.

ICARDI 5 - Nel primo tempo è colpevolmente latitante. Ripresa più proficua, soprattutto nelle vesti di assistman.

ALL. SPALLETTI 6 - Tranne Borja Valero, sceglie i migliori anche col rischio di fare uno sgarbo a chi (ovvero Padelli) era stato grande protagonista col Pordenone. Lui fa tutto bene, il problema è che è la solita Inter di questi tempi.

-Spalletti: “Inter, serve una reazione al ‘qui funziona così’. Via la paura del passato. Gli equilibri…”

(Fonte: Stefano Pasquino, TuttoSport 28/12/17)