Martedì e mercoledì la Champions League, giovedì toccherà all'Europa League. Tra le italiane nella competizione europea c'è anche il Milan di Gattuso che sta vivendo un ottimo momento di forma, ma che dovrà affidarsi proprio al nuovo tecnico per ritrovare quel dna europeo che oggi manca ai rossoneri. I cambiamenti arrivati dopo il closing, infatti, non hanno riguardato solo la squadra con la rivoluzione estiva sul mercato, ma anche la dirigenza, dove sono arrivati nuovi manager con un curriculum, per quanto concerne i successi ottenuti a livello internazionale, diverso da coloro che li avevano preceduti.
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TS – Milan, manca il dna europeo. Fassone mai vincitore in Europa, solo Gattuso…
Nella rosa rossonera non esiste più quel dna che aveva portato a tante vittorie
Per esempio lo stesso Marco Fassone dal 2003 a oggi, con Juventus, Napoli e Inter, non ha avuto modo di veder arrivare le squadre per cui lavorava in fondo a una competizione europea. Si spiega forse anche con questo aspetto la volontà della società di andare avanti con Gattuso anche nella prossima stagione. Al momento è un’indicazione, non una scelta definitiva visto che molto dipenderà dai risultati che il tecnico riuscirà a ottenere nei prossimi due mesi, ma il lavoro svolto finora è stato promosso a pieni voti. Il rapporto con il club e l'ambiente è ottimo, i giocatori lo seguono, a Milanello si respira una nuova aria, o forse vecchia, ripensando ai trascorsi dello stesso Gattuso e alla grandeur del periodo ancelottiano. Se Gattuso proseguirà sulla falsariga di quanto fatto finora, la sua permanenza sarà un atto dovuto, così come il logico rinnovo fino al 2020.
(Tuttosport)
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