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TS – Non solo vittorie. Ecco i sette capolavori di Pioli con l’Inter

Oltre alle sette vittorie consecutive, Stefano Pioli, da quando ha preso per mano l'Inter è riuscito, secondo Tuttosport, a realizzare altrettanti capolavori

Riccardo Fusato

Oltre alle sette vittorie consecutive, Stefano Pioli, da quando ha preso per mano l'Inter è riuscito, secondo Tuttosport, a realizzare altrettanti capolavori. Ovviamente il primo dato che salta all'occhio in questo momento sono le sette vittorie consecutive, evento che la squadra nerazzurra non centrava dal 2012, quando Stramaccioni ne vinse altrettante fra il 26 settembre (Chievo-Inter 0-2) e il 3 novembre quando espugnò - primo nella storia - lo Juventus Stadium vincendo 3-1. E domenica l'Inter di Pioli sarà proprio lì, a Torino. Questo filotto ha prodotto 21 punti che diventano 25 in 10 gare sotto la gestione Pioli. Impossibile dire oggi se i nerazzurri riusciranno ad arrivare fra le prime tre, ma il tecnico emiliano ha saputo ridare un senso a una stagione che rischiava di diventare una via crucis. Ora la zona Champions è più vicina e gli scontri diretti con Roma e Napoli si giocheranno a San Siro. Se l'Inter ha rialzato la testa è perché Pioli ha saputo dare equilibrio e misure corrette ai giocatori. Lo si nota soprattutto nell'aspetto difensivo: 2 soli gol incassati nelle sette vittorie consecutive e terza miglior difesa della Serie A (23 reti), alle spalle solo di Juventus (16) e Roma (21). Miranda è tornato lui e la mossa Medel dietro si sta rivelando vincente. Con l'allenatore precedente le sorti dell'Inter dipendevano praticamente solo da Icardi, autore di 8 delle 13 reti segnate nel periodo De Boer. Di fatto, il 61,5% del totale. Adesso Icardi rimane decisivo, non solo con le reti, ma anche con gli assist: ha segnato 5 dei 21 gol realizzati con Pioli (24%), servendo altrettanti assist. Con De Boer avevano segnato in tutto cinque giocatori, con Pioli siamo già a otto. Il dato dei diversi marcatori trova un'altra sua lettura nel lavoro che Pioli ha saputo fare su elementi che con De Boer erano finiti ai margini del progetto. Brozovic è il caso più eclatante, ma anche Kondogbia e Murillo stanno ritrovando certezze, così come D'Ambrosio, passato da panchinaro a titolare inamovibile. Grazie all'allargamento dei "titolari", Pioli ha fatto un favore a se stesso, ma anche alla società che sul mercato si è potuta concentrare su un solo grande obiettivo, ovvero Gagliardini, anziché svenarsi per trovare profili congrui, tecnicamente ed economicamente, in più ruoli.Il fatto che Pioli sia riuscito a coinvolgere più giocatori della rosa nel suo progetto si può leggere benissimo anche sull’incisività dei giocatori subentrati dalla panchina nelle ultime cinque partite, compresa la Coppa Italia: assist vincente di Joao Mario a Udine per il 2-1 di Perisic, assist di Palacio e gol di Eder per il 3-1 finale al Chievo; assist di Icardi per Candreva per il 3-2 nei supplementari col Bologna, gol di Joao Mario a Palermo (0-1) e gol di Eder col Pescara (il 3-0).

(Tuttosport)

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