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TS – Pioli e la sua idea degli esterni: i punti fondamentali

Già nella tesi al Master di Coverciano descriveva “Le catene di gioco laterali in un 4-4-2”. Molti di quei principi si ritrovano nell’Inter

Francesco Parrone

La tesi scritta da Stefano Pioli nel 2003 al corso Master di Coverciano, ai tempi in cui allenava la Primaveradel Chievo, e raffrontare determinate enunciazioni teoriche con quello che sta cercando di esprimere oggi in pratica la sua Inter. Il titolo della tesi con cui l’attuale allenatore nerazzurro ha conseguito il Master è "Le catene di gioco laterali in un 4-4-2", un sistema di gioco che differisce dal 4-2-3-1 applicato dai nerazzurri soltanto per l'utilizzo di un trequartista al posto della seconda punta. Il sistema di gioco deve essere, infatti, per Pioli "equilibrato, elastico, razionale".

Secondo quanto riferisce Adriano Bacconi dalle pagine di TuttoSport, la teoria del tecnico interista prevede che i sincronismi tra i giocatori vengano allenati prima attraverso esercitazioni psicocinetiche, per abituare i calciatori a vedere e pensare in anticipo, poi attraverso la ripetizione di schemi di gioco senza opposizione, prestando particolare attenzione ai tempi di gioco. La gamma delle soluzioni offensive sulle fasce è ampia, dalla sovrapposizione classica del terzino, al movimento dentro-fuori dell'esterno.

SUPERIORITA' NUMERICA -Allargando il focus sulle catene laterali, possiamo trovare gli schemi che coinvolgono anche i due play di centrocampo, che devono sempre dare il sostegno ai giocatori più avanzati per lo scarico dietro e poi effettuare il cambio gioco profondo, con l'attacco allo spazio dell'esterno opposto. Questo lavoro lo faceva benissimo Biglia l'anno scorso alla Lazio e lo sta imparando velocemente anche Gagliardini, approdato in nerazzurro nel mercato di gennaio ma già ben inserito nel gioco dell’Inter.

La terza fase di apprendimento degli schemi secondo la metodologia illustrata da Pioli nella sua tesi (dopo la psicocinetica ed i movimenti senza avversari) è rappresentata dalle esercitazioni in superiorità numerica (ad esempio gli "11 contro 7"). Queste proposte servono ad incentivare il gioco a due tocchi, la velocità di passaggio, la visione di gioco e lo spirito di collaborazione. Tutti concetti che i giocatori nerazzurri hanno sposato, con ottimi risultati, e che cercheranno di proporre anche stasera allo Juventus Stadium.

(Fonte: Adriano Bacconi, TuttoSport 05/02/17)

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