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Un mix perfetto tra belle e giocate gol prima e una sciocchezza che poteva costare cara poi. È la sintesi dell'esordio dal primo minuto, a Genova contro la Sampdoria, di Alexis Sanchez con la maglia dell'Inter: "Quarantanove minuti da Dottor Jekyll e Mister Hyde - sentenzia Tuttosport - La prima da titolare per Alexis Sanchez è stata un ottovolante di emozioni. Il bello si è visto nei 48 minuti del primo tempo in cui il cileno ha segnato un gol e mezzo: prima con la deviazione, però involontaria (per questo la Lega Serie A ha attribuito la rete a Sensi) che ha reso imprendibile il pallone per Audero sullo 0-1, quindi con un tocco di rapina dopo che Sensi (sempre lui) l'aveva involontariamente servito sottoporta con un tiro sbilenco".
Con la squalifica in campionato contro la Juventus, il cileno potrebbe partite dall'inizio accanto a Lukaku nella gara di Champions League in programma mercoledì contro il Barcellona al Camp Nou: "Già a Genova l’Inter ha evidenziato una qualità mai mostrata finora, ovvero la capacità di soffrire dopo che un evento inatteso aveva cambiato l’inerzia della gara. Stress-test utile pure in vista della Grande Notte al Camp Nou dove Sanchez potrebbe essere nuovamente protagonista. Mezza idea in merito Conte già l’aveva alla luce dell’esperienza internazionale del cileno rispetto ai concorrenti per una maglia al fianco di Romelu Lukaku. L’espulsione di Genova - che priverà l’Inter del cileno nel derby d’Italia - può essere la spinta definitiva per consegnargli una maglia contro la sua ex squadra. Il Niño Maravilla forse se la sarebbe dovuta giocare con Politano, ieri tenuto ai box da Conte, però l’azzurro (e Martinez) saranno fondamentali con la Juve dove l’allenatore avrà soltanto tre attaccanti veri nel mazzo. E, pur importante che sia la sfida di Champions, è ovvio che Conte debba più che mai ragionare sui centottanta minuti che dividono l’Inter dalla seconda sosta di stagione. E l’uomo che ha vinto quattro campionati tra Torino e Londra sa bene che arrivarci in testa dopo aver scavallato pure lo scontro diretto contro l’armata di Sarri, potrebbe dare all'Inter la definitiva consapevolezza di essere una squadra da scudetto".
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