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TS spegne le polemiche: “Sozza per Inter-Napoli? Perché è bravo, non milanese”

Sozza Inter Napoli
Il designatore Gianluca Rocchi deve puntare sugli emergenti anche nei big-match per garantire un futuro alla classe arbitrale italiana

Marco Astori

Ha scatenato diverse polemiche la designazione di Simone Sozza per il big match di questa sera tra Inter e Napoli. Tuttosport spiega perché ma spegne immediatamente qualsiasi tipo di retropensiero sulla scelta di Gianluca Rocchi: "Sozza è iscritto presso la sezione di Seregno, che si trova a 25 chilometri dal capoluogo lombardo, in provincia di Monza Brianza. Ma ormai è un distinguo ininfluente perché non esistono più preclusioni regolamentari geografiche. E a questo punto non dovrebbero più nemmeno esserci dubbi di opportunità. Sozza, 35 anni, viene considerato il giovane più promettente (curiosamente nelle prime posizioni c’è anche un altro fischietto lombardo, il 32enne comasco Andrea Colombo).

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Il designatore Gianluca Rocchi, impegnato a favorire un inevitabile ricambio generazionale, deve puntare sugli emergenti anche nei big-match per garantire un futuro alla classe arbitrale italiana. Viene considerato anacronitico sollevare ancora questioni legate alla provenienza. A maggior ragione in una giornata nella quale Livio Marinelli della sezione di Tivoli, in provincia di Roma, dirigerà Lecce-Lazio dopo aver arbitrato Empoli-Roma a settembre. Così come Sozza era stato designato per Milan-Fiorentina a novembre.

Anche i protagonisti della sfida di questa sera gettano acqua sul fuoco: «Sono sempre gli stessi discorsi, dobbiamo tutti comportarci meglio e pensare in maniera corretta», dice Luciano Spalletti. «Sarà un giorno fantastico quando noi allenatori e addetti ai lavori non guarderemo più l’arbitro che andrà a dirigere la nostra partita», aggiunge Simone Inzaghi. D’altronde tenere lontano Sozza dalle due milanesi in questi anni di forte competitività scudetto di Inter e Milan significherebbero escluderlo anche dalle partite delle avversarie per il titolo. In questa fase è obbligatorio investire su ogni speranza arbitrale italiana di alto livello, lasciando da parte vecchi schemi. Altrimenti tra qualche anno sarà necessario rivolgersi ad arbitri chiamati dall’estero".

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