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C'erano voci su un dossier nelle mani di Goldman Sachs a cui Thohir, dicevano, avrebbe dato mandato per la cessione di parte delle sue quote. Voci smentite con forza dal presidente dell'Inter che ieri ha lavorato tra sede e albergo, si sta concentrando sul presente e sul futuro della squadra che continua a dire di voler riportare ai vertici del calcio italiano e europeo. C'è un piano di cinque anni da rispettare nonostante i risultati al momento non stiano arrivando: "Il tycoon smentisce non solo di voler cedere il club dopo neanche due anni, ma anche di cercare investitori, però fra la fine del 2014 e l'inizio del nuovo anno aveva cercato di imbastire l'operazione bond per ottenere 280 milioni necessari proprio per estinguere il prestito ottenuto dodici mesi fa dalle banche e avere liquidità per spese correnti e mercato", si legge su TuttoSport.
Questa operazione non è andata in porto, c'erano tre gruppi finanziari a lavorarci - JP Morgan, Citigroup e Goldman Sachs - come spiega il giornale torinese, ma non hanno ottenuto risposte positive dal mercato e quindi il proprietario dell'Inter ha prestato al club sessanta mln. Adesso starebbe per riprovare una nuova azione con i bond insieme a banche, fondi di investimento e assicurazioni per evitare un nuovo aumento di capitale e avere denaro liquido per comprare i giocatori richiesti a Mancini.
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