Torino-Inter non sarà solamente Belotti contro Icardi. Alle 18.oo, in quel dell'Olimpico, si sfideranno anche due tra i portieri stranieri più quotati della Serie A: Joe Hart, che ha conosciuto la Champions League con il Manchester City e Samir Handanovic, il quale non ha mai avuto l'opportunità di giocare la massima competizione europea, pur essendo tra i migliori a livello internazionale. Tuttosport presenta così la doppia sfida:
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TS – Torino-Inter è anche confronto di numeri uno: tra Hart e Handanovic …
Il confronto diretto tra i due portieri, tra presente e futuro
"Proprio questa voglia di Champions League ha indirizzato Handanovic nelle scorse stagioni a una certa fibrillazione che sembrava poterlo portare lontano dall'Inter. Negli anni scorsi erano state soprattutto Bayern Monaco e Barcellona a tentare il portiere sloveno, diventato il numero 1 dell'Inter in questo periodo di lontananza dei nerazzurri dall'ex Coppa Campioni. Difficile rinunciare al palcoscenico più importante per uno dei portieri più forti del mondo. Adesso però tutto è cambiato. Handanovic ha un contatto fino al 2019 e compirà 33 anni a luglio. Non ci sono sirene all'orizzonte (o comunque non così attraenti come nel recente passato) e nemmeno l'Inter si sta guardando intorno in cerca di sostituti. L'arrivo di Suning ha riportato propositi di grandeur alla Pinetina. Quasi simbolica la partita di oggi pomeriggio. Con una vittoria i nerazzurri arriverebbero a -3 dal Napoli che scenderà in campo domani. Un soffio dal terzo posto che vuole dire possibilità di disputare la Champions League, quella che Handanovic ormai insegue da tutta una carriera".
SGUARDO AL FUTURO - Tuttosport analizza il futuro, agli estremi, dei due numeri uno partendo da Hart:
"A fine stagione terminerà il suo anno in prestito secco al Torino. Dal punto di vista del cartellino, lo aspetta ancora il Manchester City che in questo momento è terzo in Premier League, quindi ben ancorato alla prossima edizione della Champions. Poi si vedrà se il suo destino sarà ancora con i Citizens (il rapporto con Guardiola è ai minimi termini) o altrove (lo hanno cercato Chelsea, Liverpool, Southampton e non solo) lontano da Manchester, lì dove in fondo è iniziata a nascere anche l'avventura di Hart in Italia. Il primo filo lo ha lanciato Roberto Mancini, allenatore del City campione d'Inghilterra con Hart in porta e pigmalione calcistico di Mihajlovic, ora tecnico dell'inglese al Torino. Il minimo comune denominatore è quello. Hart ha iniziato a preparare il suo addio ai granata con le dichiarazioni di pochi giorni fa: «Il Toro resterà sempre nel mio cuore». Difficile anche per Cairo trattenere un portiere che è sempre stato abituato a ingaggi robusti e che a 30 anni potrebbe cercare l’ultimo contratto significativo della carriera. Dall’Inghilterra spiegano che Guardiola, come accennato e come dimostrato dalla vicenda di mercato, non sarebbe entusiasta di lui, ma chissà cosa succederà allo spagnolo dopo l’eliminazione col Monaco. Il futuro di chi ha già conosciuto la Champions è decisamente meno chiaro rispetto a quello del collega che non ha mai giocato su quel palcoscenico. Il 33enne sloveno vuole provare le emozioni internazionali già conosciute dal 30enne inglese. La sfida HH è piena di significati nell’intreccio di oggi pomeriggio oggi a Torino. Hart e Handanovic saranno lontani cento metri, ma tanti fili uniranno le loro porte. Pronti di nuovo a recidersi, forse definitivamente, al fischio finale di Banti".
(Tuttosport)
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