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TS – Zanetti, le sue fasce da capitano sono pezzi da collezione

Francesco Parrone

Le fasce sono tutte ricamate a mano. La prima è stata realizzata per le 200 in Serie A, la più costosa è stata pagata 90mila euro

La prima che è stata fatta nel 2001 celebrava le 200 presenze di Javier Zanetti in Serie A. "Un calciatore di personalizzabile ha le scarpe, che però cambia il meno possibile, i parastinchi, che comunque non vede nessuno e se è il capitano, la fascia che invece cambia spesso. Javier Zanetti meritava qualcosa di meglio che una fascia dozzinale".

Così Federico Enrichetti, amico e socio di Zanetti nonché collezionista di cimeli calcistici, spiega com’è nata l’idea di personalizzare le fasce di colui che è stata un’icona del calcio. "Lui è stato il primo ad averle personalizzate. Adesso le stampano, io le facevo realizzare tutte in modo artigianale da un caro amico che si chiama Beppe Nizzola. La sua azienda, La Nazionale, fa gagliardetti e bandiere. Per me, in esclusiva, realizzava le fasce di Zanetti".

Durante tutta la carriera del numero 4 dell’ Inter, a ogni occasione importante Enrichetti ideava una fascia, che poi veniva realizzata, consegnata (anche in trasferta, se capitava) e infine indossata al braccio del capitano. "Quella con la lavorazione più particolare e complessa è quella delle 1000 presenze, realizzata con la canutiglia, ovvero ricamata in fili d’oro e argento. Direi che è quasi un’opera d’arte".

Opera d’arte ammirabile nel ristorante in via San Marco dove è esposta gran parte della collezione di Enrichetti. "Per ogni fascia speciale ne venivano fatti 2 esemplari, uno lo tenevo io, l’altro veniva messo all’asta per raccogliere fondi per la fondazione Pupi. La fascia del derby del 24 gennaio 2010, quella con la Madonnina, è stata battuta a oltre 9mila euro".

L’ultima fascia, più minimal rispetto ad altre è stata quella di Chievo-Inter. "Con quella si è chiuso un ciclo anche per me. Ho iniziato a seguire l’Inter quando avevo 9 anni, ho iniziato a seguire Zanetti da ragazzino e quando ha lasciato ero sposato con figli. Mi sono reso conto di essere diventato grande". E anche se Enrichetti disegna ancora qualche fascia per Icardi ("Ma sono diverse, lui tranne per eventi rarissimi ha sempre lo stesso modello che porta avanti e si realizza con un cliché") ma non si... ripeterà. "L’ho fatto per amore: il tempo e la passione che ci ho messo per Pupi non riuscirei a rimetterli un’altra volta".

(Fonte: Alessia Scurati, TuttoSport 3/1/18)