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Tuttosport – E’ di nuovo Juve-Inter, una sfida che farà bene al calcio italiano

MILAN, ITALY - SEPTEMBER 18:  Ivan Perisic of FC Internazionale scores the team's second goal during the Serie A match between FC Internazionale and Juventus FC at Stadio Giuseppe Meazza on September 18, 2016 in Milan, Italy.  (Photo by Paolo Bruno - Inter/Inter via Getty Images)

Il quotidiano torinese: "Zhang non sbaglia più un colpo e i bianconeri adesso dovranno alzare l'asticella"

fcinter reda

Suning scatenata sul mercato. Dopo i colpi estivi, la proprietà cinese dell'Inter sembra non fermarsi. Gagliardini potrebbe essere il primo di altri colpi italiani. Insomma i nerazzurri, almeno sul mercato, se non ancora in classifica, sono tornati al top. Lo fa notare anche Tuttosport nell'editoriale di Stefano Pasquino. "È di nuovo Juve-Inter. La sfida del 5 febbraio allo Stadium, secondo i piani stilati da Suning, dovrà essere l’ultima in cui i rivali guarderanno dall’alto in basso i nerazzurri. La differenza di qualità tra i due organici peraltro già oggi non giustifica i dodici punti di vantaggio dei bianconeri (e la Juve deve pure recuperare la gara di Crotone, saltata per onorare l’impegno di Supercoppa a Doha): se l’Inter avesse avuto sin dall’estate un allenatore bravo e motivato quale è Stefano Pioli, la classifica sarebbe probabilmente stata molto diversa. Però gli errori fatti si pagano e la gestione del caso Mancini nonché la scelta di sostituirlo con Frank De Boer, allenatore che nulla sapeva del calcio italiano, vanno attribuiti alla necessità, da parte di Suning, di appoggiarsi per inesperienza a chi c’era (Thohir, con il suo “braccio armato” Bolingbroke). Da quando Jindong Zhang ha deciso di fare le cose in proprio, piazzando il figlio Steven a Milano affiancandogli un amministratore delegato di fiducia, ovvero Jun Liu, vicepresidente di Suning Sports Group, la società non ha più sbagliato una mossa".  Secondo Pasquino "Un’Inter all’altezza della situazione, oltre a far sognare i suoi tifosi, costringerebbe tutte le rivali - non solo la Juventus - ad alzare l’asticella. E favorirebbe un aumento di redditività per tutto il movimento calcistico italiano. L’ideale è che torni a fare parte del gruppo pure il Milan, anche se sui cinesi che hanno convinto Berlusconi a cedere il club continua a esserci un preoccupante alone di mistero".

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