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Ucraina, Szczesny: “Putin ha dichiarato guerra a valori Europa. Mi rifiuto di…”

Gianni Pampinella

Continuano a invadere i social i post dei calciatori polacchi in sostegno alla decisione della loro federazione di non giocare con la Russia

Continuano a invadere i social i post dei calciatori polacchi in sostegno alla decisione della loro federazione di non giocare lo spareggio per i Mondiali di calcio contro la Russia in programma il 24 marzo. Tra i più lunghi e toccanti quello del portiere della Juventus e della Polonia Szczesny: "Mia moglie è nata in Ucraina, nelle vene di mio figlio scorre sangue ucraino, parte della nostra famiglia è ancora in Ucraina, molti dei miei collaboratori sono ucraini e sono tutte persone fantastiche".

"Vedere la sofferenza sui loro volti e la paura per il loro paese mi fa capire che non posso stare fermo e fingere che non sia successo niente. Nel momento in cui Putin ha deciso di invadere l'Ucraina ha dichiarato guerra non solo all'Ucraina ma anche a tutti i valori che l'Europa rappresenta. Libertà, Indipendenza ma soprattutto Pace".

 

"Il 26 marzo avremmo dovuto giocare contro la Russia in una partita di spareggio per la Coppa del Mondo 2022 in Qatar. E anche se il mio cuore si spezza mentre scrivo, la mia coscienza non mi permette di giocare. Rappresentare il proprio paese è il più grande onore nella carriera di un calciatore, ma è pur sempre una scelta. Mi rifiuto di giocare contro giocatori che scelgono di rappresentare i valori e i principi della Russia! Mi rifiuto di stare in campo, indossando i colori del mio paese e ascoltando l'inno nazionale della Russia! Mi rifiuto di prendere parte ad uno sport anche che legittima le azioni del governo russo. So che il mio impatto potrebbe essere solo simbolico, ma invito Fifa e Uefa ad agire e ritenere la federazione russa responsabile delle loro azioni".

(ANSA)