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Udinese, Marino durissimo: “Gara dei martiri, costretti a radunarci come al torneo dei bar”

Alessandro Cosattini

A Sky Sport, il dirigente dell’Udinese Pierpaolo Marino si è sfogato dopo il pesante ko di oggi contro l’Atalanta

A Sky Sport, il dirigente dell’Udinese Pierpaolo Marino si è sfogato dopo il pesante ko contro l’Atalanta: “Cosa vogliamo fare? anche un commento tecnico? Non ha senso, non è una partita, è un martirio. Cosa vogliamo commentare tecnicamente? La squadra è stata costretta a radunarsi stamattina, come nei tornei dei bar, non ci si allenava da 10 giorni. In panchina c’erano Primavera che non si allenavano da 20 giorni. Dobbiamo interrogarci sul perché è avvenuto. Addirittura si è andati al Tar per farci giocare domenica, lo abbiamo saputo sabato sera. Si vuole salvare lo spettacolo, ma quale spettacolo? Abbiamo mandato in campo giocatori che erano in quarantena, ora vedremo se ci saranno conseguenze alla salute. L’ASL ha fatto bene a non mandarci a Firenze, stiamo attenti nel dire le cose e parlare di salvaguardare il calcio. Il disastro Udinese dal punto di vista Covid è sotto gli occhi di tutti. Ogni giorno ci sono due positivi nuovi, che si è voluto fare oggi? Salvaguardare il campionato? Non c’era l’Udinese oggi, c’erano i martiri. L’allenatore è stato bravo a non schierare i primavera.

Ce l’ho con chi ha fatto giocare questa partita. Chi ha fatto il reclamo al Tar è chiaro, non noi. Il provvedimento è arrivato sabato sera. Abbiamo convocato giocatori che fino a stasera erano in quarantena, hanno giocato oggi. La Lega ci ha detto che dovevano giocare questi, altrimenti non avremmo raggiunto il numero di 13 giocatori. Ci è stato detto che anche Pereyra operato fa parte del numero, quindi dovevamo mandarlo in campo con la spalla ingessata? Mai viste queste cose in 40 anni. Io non frequento la Lega da qualche anno, si sono viste in 48 ore cose mai viste prima".