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Uefa e Fifa alla Figc: “Su commissione si torni indietro”

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Gravina: "Ci invitano a fare pressioni sull'autorità di Governo"
Matteo Pifferi Redattore 

Gabriele Gravina lo aveva annunciato nel consiglio federale di venerdì scorso che Uefa e Fifa sarebbero intervenute sul tema della Commissione per il controllo dei conti dei club professionistici, e così è stato. Ieri è arrivata in Federcalcio un'email "molto severa", l'ha definita il presidente della Figc, nella quale emerge la contrarietà dei due organismi internazionali verso il soggetto che andrà a prendere il posto della Covisoc.

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Due i passaggi fondamentali della missiva: il primo riguarda "la capacità della Figc di adempiere ai propri obblighi statutari in qualità di federazione affiliata a Fifa e Uefa", perché secondo entrambi gli organismi, si legge in uno stralcio dell'email, "le disposizioni del decreto legge finirebbero per impedire alla Federcalcio di svolgere in modo autonomo i compiti di rilascio delle licenze nazionali". Il secondo tema, invece, si lega all'Uefa perché "se la Commissione fosse legittimata ad agire come da normativa, avrebbe un impatto anche sul rilascio delle licenze per le competizioni internazionali".


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Per questo Gravina, parlando in Commissione Cultura, ha spiegato come la lettera "ci inviti a fare pressione sull'autorità di governo, affinché si torni indietro su questo provvedimento che viola l'autonomia dello sport". Per il momento non si parla di possibili sanzioni all'Italia (non essendoci ancora la conversione in legge), ma vengono richiamati diversi articoli degli statuti Uefa e Fifa che non si sposerebbero con l'istituzione di questa commissione. Gravina, invece, nel suo intervento alla Camera ha puntato il dito su un altro tema che in Via Allegri ritengono sia di primaria importanza: ovvero il carattere d'urgenza adottato dal Governo per discutere il dl sport nel Consiglio dei Ministri dello scorso fine maggio. "Non intravediamo questi requisiti visto che la Covisoc non segue il quadriennio olimpico e le iscrizioni ai prossimi campionati sono state già fatte", ha sottolineato Gravina che ha poi posto l'accento sul lavoro svolto fin qui dalla Covisoc. "Ha funzionato brillantemente - ha detto il capo del calcio italiano -. Inoltre le norme federali sono più stringenti di quelle della Commissione". Non ha tralasciato nemmeno l'aspetto economico, costando la Covisoc 400mila euro alla Federazione, mentre la Commissione ne costebbe 1.9 milioni di euro, ai quali aggiungere gli 1.6 a carico dei club. Insomma, lo scontro tra calcio e politica sembra solo all'inizio.

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