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Ulivieri: “Bisogna vedere se il Milan darà tempo a Montella. Spalletti? Una garanzia per l’Inter…”

Secondo il presidente di Assoallenatori all'Inter mancava una figura come il tecnico roscano

Francesco Parrone

L'ex tecnico di Bologna e Reggina, Renzo Ulivieri, dalle colonne di TuttoSportparla di Spalletti e Montella, presto avversari in campionato nel derby della Madonnina:

Da presidente dell’Assoallenatori è stato molte volte relatore degli esami fi nali a Coverciano: ha discusso o comunque ha mai avuto modo di visionare le tesi di Spalletti e Montella?"In effetti sono stato relatore finora almeno un centinaio di volte, ma non quando Luciano e Vincenzo hanno concluso il rispettivo corso Master, ovvero il massimo livello per allenatori professionisti di prima categoria Uefa Pro".

Spalletti ha incentrato la sua tesi sul 3-5-2, mentre Montella sulla preparazione precampionato. "Argomenti molto interessanti e quanto mai attuali, rispecchiano in pieno il loro modo di affrontare e vivere la professione, con la massima cura di tutti gli aspetti".

Entrambi si sono “laureati” col massimo dei voti. "Non mi stupisce. Si tratta di ottimi allenatori. La carriera di Luciano è cominciata prima e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, Vincenzo in fondo è ancora all’inizio ma ha già messo in mostra le sue qualità e le sue idee".

Qual è la dote maggiore di Spalletti? "Il pragmatismo, il suo saper navigare sempre, anche in mari difficili. Grande esperienza, grande conoscenza del calcio, grande capacità di adattarsi alle caratteristiche e alle qualità dei propri giocatori e in base ad esse costruire la squadra come un abito su misura. Prendete la Roma, in particolare quella dei suoi primi anni: sfido chiunque a non affermare che non fosse calcio spettacolo".

E la qualità principale di Montella? "Il forte senso dell’estetica. Andate a rivedere come giocava la sua Fiorentina qualche stagione fa, praticava un calcio bellissimo e al tempo stesso riusciva pure a fare risultato. Il massimo. Era una Fiorentina che mi faceva davvero godere".

Un difetto dei due?"Più che difetto dico che a Vincenzo manca ancora un po’ di esperienza, utile per affrontare soprattutto i momenti delicati come quello attuale. E’ l’esperienza che insieme al tempo aiuta a individuare e a capire gli errori e quindi a correggerli. Sono sicuro che ci riuscirà, pure lui deve saper avere pazienza. Io ho 76 anni e non ho mai smesso di imparare, di correggermi, di cercare di migliorarmi in quello che faccio".

E a Luciano cosa manda a dire? "Nulla. Perché se parlo di un suo difetto, visto che lo conosco bene, poin se ne avrà a male (risata). Da buoni toscani non bisogna mai rendere pubblici i rispettivi punti deboli".

La convince intanto la sua Inter?"Non è bellissima, almeno finora non lo è stata, ma è continua nei risultati ed è quello che più conta: stagioni così sono la premessa di grandi campionati. E credo che per nerazzurri sarà un grande campionato, non so dove potranno arrivare ma intanto riescono a vincere anche quando fanno fatica. Buon segno. Soprattutto però c’è Luciano che è una garanzia. Serviva davvero all’Inter un allenatore di forza come lui".

Il Milan di Montella invece la sta deludendo?"Vincenzo ha bisogno di tempo per mettere in pratica le sue idee e realizzare i suoi progetti. Bisognerà vedere se questo tempo glielo daranno, purtroppo il calcio di oggi non ha pazienza. Vero che ad ora è un Milan che sul piano soprattutto dei risultati non sta dando quando si aspettavano dirigenti e tifosi, però non è facile avere tutto e subito".

L’obiettivo nel club è la Champions."Per centrarlo bisognerà che gli vada tutto bene".

Intanto incombe il derby: che partita sarà?"E’ sempre molto difficile fare pronostici dopo la sosta, figurarsi poi per un derby come questo. Penso che l’Inter costruirà la sua gara sui punti deboli del Milan, tensioni comprese, puntando ad avvantaggiarsene. In ogni caso non credo che, comunque andrà a finire, questo derby sarà decisivo per Montella".

(Fonte: Brunella Ciullini, TuttoSport 8/10/17)