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(ANSA) - ROMA, 18 MAR - "Taglio agli stipendi? Bisognerà mettersi a un tavolo tutti e riflettere. C'è poco da fare.
Bisognerà parlarne perché le cose sono cambiate. Ascoltiamo e vediamo: guai a prendere posizioni assolutiste e di contrapposizione. In un momento del genere certe valutazioni si possono anche fare. Non dico né si, né no, dico parliamone". È la posizione del presidente dell'AssoAllenatori Renzo Ulivieri, in merito all'ipotesi lanciata dal numero uno della Figc Gabriele Gravina, su un possibile taglio degli stipendi a causa dello stop al campionato imposto dall'emergenza Coronavirus.
Alcune società intanto hanno deciso di fissare il ritorno agli allenamenti nonostante non sia ancora certa la data di rientro in campo: "Ci possiamo muovere all'interno del decreto del governo - riferisce Ulivieri all'Ansa - dove si parla anche di sicurezza di chi lavora. C'è anche un discorso tecnico, bisogna vedere quando si ricomincia. Una settimana più o meno non cambia nulla. I tempi si dilateranno. Sono tutte valutazioni che andranno fatte al momento. È presto per parlarne. Bisogna che gli allenatori ne parlino con i propri calciatori, lo staff e anche con tutti i lavoratori del mondo, dai magazzinieri agli addetti al campo. È una questione morale. Concludendo con una battuta ricordo che la Danimarca (ripescata agli Europei del 1992, ndr) vinse l'Europeo senza alcuna preparazione…".
All'ipotesi lanciata dal ministro per lo Sport e le politiche giovanili Vincenzo Spadafora, di una Serie A in campo dal 3 maggio, Ulivieri conclude: "Speriamo. Io ci metterei la firma".
(ANSA).
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