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Sempre nell'ordinanza di oltre 50 pagine i giudici mettono nero su bianco che dall'inchiesta sono "emersi elementi indicativi del clima di intimidazione e delle pressioni esercitate" dagli ultras della Sud "nei confronti della società A.C. Milan", a "conferma di una situazione di predominio del 'territorio stadio' da parte del sodalizio", che vanta un "numero significativo di adepti".
E si fa riferimento pure alle "gravi condotte di detenzione di armi da parte della tifoseria organizzata milanista in occasione di una trasferta in Toscana", dopo gli arresti del 30 settembre, "a conferma del contesto di particolare allarme sociale".
Le indagini, dunque, su altri componenti della presunta associazione per delinquere vanno avanti. I giudici hanno depositato anche le motivazioni delle conferme delle misure cautelari per Mauro Nepi, ultrà interista pure lui finito in carcere, per Riccardo Bonissi, altro ultrà milanista, e per l'imprenditore Gherardo Zaccagni, gestore di alcuni parcheggi fuori dallo stadio Meazza.
(ANSA).