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Ultras, sentito Calhanoglu: “Mai a cena con capi Curva, ma contatti sì anche se Inter non voleva”

Marco Astori Redattore 
Il centrocampista turco e' stato sentito come testimone dagli investigatori della Squadra mobile di Milano nell'ambito dell'inchiesta "Due Curve"

Il calciatore dell'Inter Hakan Calhanoglu ha ammesso di essersi incontrato con i capi ultra' della Curva Nord Marco Ferdico e Antonio Bellocco negando pero' di essere mai uscito a cena con loro e le rispettive famiglie. Rapporti che avrebbe intrattenuto nonostante la societa' gli avesse detto di non avere contatti con loro. Il centrocampista turco e' stato sentito come testimone dagli investigatori della Squadra mobile di Milano nell'ambito dell'inchiesta "Due Curve" della Dda che ha portato il 30 settembre ad azzerare con 19 arresti i direttivi del tifo organizzato di Inter e Milan.

Ai poliziotti l'ex giocatore del Milan poi passato all'Inter avrebbe spiegato di essersi visto con gli ultra' anche per "per riconoscenza" dopo che la Nord gli aveva dedicato uno striscione di solidarieta' ("Vicini a Siria e Turchia. Calha uno di noi") per il terremoto in Turchia nel febbraio 2013. In cambio il calciatore avrebbe anche donato alcune sue maglie da gioco alla Curva da destinare a iniziative benefiche "per i bambini ricoverati negli ospedali". Sulla figura di Antonio Bellocco, erede del clan omonimo di Rosarno ucciso con venti coltellate il 4 settembre a Cernusco sul Naviglio, Calhanoglu ha spiegato di aver collegato a "chi era realmente solo dopo aver visto la fotografia in seguito alle notizie sul suo omicidio".

(AGI)