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Nell'84% dei casi i tifosi intervistati ammettono la promiscuità degli ambienti ultras con gli estremismi politici (84%) e la criminalità organizzata (81%) viene sottolineata da tutti, ma in quasi la metà dei casi vengono definite connessioni marginali. Domande sono state rivolte anche su come si dovrebbero comportare i club. Nel 31% dei casi le persone parlano di distacco totale e isolamento mentre il 24% delle persone intervistate ha risposto che si può avere con i tifosi 'un rapporto istituzionale attivo, senza reale coinvolgimento'. Il 40% degli intervistati ha scelto come opzione: 'dialogo e ascolto, ma limitando la loro ingerenza nelle decisioni a situazioni eccezionali' mentre solo il 5% è favorevole a 'collaborazione e coinvolgimento' degli ultras da parte dei club e nella maggior parte dei casi chi dà questa risposta ha un'età compresa tra i 18 e i 24 anni (52%) o è tra i sostenitori più caldi (55%).
Per il 64% degli intervistati gli ultras devono essere ascoltati per quanto riguarda la difesa della storia e della tradizione del club, coreografie comprese. Ma per il 42% di loro è legittimo che i tifosi avanzino richieste quanto a biglietti, comunicazione (41%) e addirittura, per il 37% degli intervistati gli ultras dovrebbero essere sentiti sul calciomercato, anche in questo caso sono i giovani a considerare valida questa risposta.
(Fonte: GdS)
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