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La sfida di stasera ha in sé più significati diversi: dalla conferma di Eto'o alla rinascita di Milito, dall'esame di maturità di Santon alla necessità di vedere confermarsi Coutinho, dalla curiosità di vedere in campo due promesse italiane dell'Inter come Ranocchia e Destro alla speranza che stasera se ne stiano “buonini” e non creino problemi all'Inter. Genoa e Inter sono due squadre che ormai sono profondamente legate tra loro, non solo dai fitti scambi commerciali che hanno intessuto in questi anni, ma soprattutto dalla ricerca di proporre sempre un bel calcio offensivo, spumeggiante e mai noioso, forse atipico per un calcio italiano così tattico e coperto. Di sicuro Benitez e Gasperini sono due interpreti perfetti di quel calcio aggressivo che troppo spesso manca nei campi italiani e parlo di calcio offensivo, non di certe offese al calcio che si vedono quando giocano certe squadre con mille punte e zero equilibrio... E proprio gli attaccanti stasera saranno gli osservati speciali; da una parte Milito che veste i panni da ex e si trova a giocare contro i tifosi che lo hanno osannato, dall'altra Luca Toni “il classico attaccante che non si vede per buona parte di gara ma che poi può inventare in un attimo un’azione decisiva”. Questo il pensiero dell'attaccante Marco Ferrante. L'ex bomber del Torino aggiunge anche : “A me l’Inter piace molto anche quest’anno, è ancora la squadra da battere: Benitez, a differenza di Mourinho, parla poco e ottiene grandi risultati sul campo. E poi mi piace la sua mentalità, è uno che non piange mai, le sue difese sono sempre le migliori e cura il reparto offensivo alla grande, basta vedere cosa sta combinando Eto’o. Inoltre, Benitez sta cambiando il calcio italiano, inserendo tanti giovani in una squadra piena di campioni e già collaudata: ci vuole coraggio, ma sto con lui, è una cosa giusta”. Stasera si prospetta un grande spettacolo di calcio giocato.
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