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Inter, no turnover per Lautaro: l’urlo del capitano. Torna al gol a San Siro e prende la mira

Inter, no turnover per Lautaro: l’urlo del capitano. Torna al gol a San Siro e prende la mira - immagine 1
A risolvere la gara col Venezia ci ha pensato ancora una volta il Toro. Il capitano dell'Inter si sblocca a San Siro e regala i tre punti
Andrea Della Sala Redattore 

Protagonista della vittoria dell'Inter ancora Lautaro Martinez. Inzaghi ha scelto di non fare turnover contro il Venezia, la scelta poi ha pagato perché è stato proprio il capitano a sbloccare la gara e poi a essere cambiato in vista dei prossimi impegni.

"Non c’è turnover che tenga quando di mezzo c’è Lautaro Martinez. Perché per il capitano funziona come con quella vecchia pubblicità del caffè: più lo mandi giù e più ti tira su. E Inzaghi e l’Inter, giustamente, si armano di caraffe grandi così. Guai a lasciarlo fuori, guai a pensare che la sua partita possa essere finita, anche dopo un’ora giocata a ritmi lontani dai suoi standard, perché il Toro ha quella cosa lì che scava il fossato tra i buoni attaccanti e i bomber seriali. Lautaro sente il gol, lo fiuta nell’aria, e quando il pallone buono arriva dalle sue parti non sbaglia. Lo aveva fatto a Udine, e poi a Roma ed Empoli, ma non ancora a San Siro in campionato, dove la rete gli mancava dal 28 febbraio: 249 giorni dopo, eccovi serviti. E la testata che ha affondato il Venezia pesa tanto, tantissimo, per il capitano ma per l’Inter ancora di più:. Dalle sabbie mobili di una partita che pareva quasi stregata al -1 dal Napoli con vista sul faccia a faccia di domenica a San Siro, tutto in una notte. Pochi giorni ancora, con la sfida all’Arsenal ad alzare il livello, e poi sarà resa dei conti. Lautaro contro Lukaku e Conte, passato, presente e futuro che si intrecciano: il Toro ha già preso la mira", scrive La Gazzetta dello Sport.


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"Lo cercava questo gol, l’argentino, e lo si è capito subito perché Lautaro è sceso in campo con la fame dei giorni migliori: pronti via, tra il 7’ e il 14’ una botta potente e un colpo di testa finiti fuori, i primi due squilli dell’Inter portano la sua firma. Strada facendo, però, la serata si era fatta complicata perché il Venezia aveva apparecchiato una ragnatela di maglie bianche per intasare gli spazi alla banda Inzaghi. Lautaro ha sofferto, ha spesso arretrato per cercare il pallone e inventare da rifinitore, mentre a sciupare erano i compagni, con Thuram in prima fila. Il gol è sbocciato nel momento più complicato, dopo la rete annullata a Mkhitaryan e le parate di Sommer, in piena “zona Lautaro”. E l’urlo del capitano, che si lascia alle spalle una settimana passata attraverso la delusione per il settimo posto al Pallone d’oro e la rete di Empoli, è diventato l’urlo di San Siro: Lautaro si è sbloccato proprio sotto la curva nerazzurra", aggiunge il quotidiano.

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