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"E' difficile cambiare il sottoscritto. Sono una persona vera e un allenatore con passione. Come ho detto, continuerò a fare il mio lavoro con grandissima passione. I ragazzi devono capire che non bisogna abbassare la testa davanti a decisioni che non sono compito nostro. Il mio compito era quello di essere contro questa decisione, ma ai ragazzi ho detto che si volta pagina e si guarda avanti. A volte si viene feriti, ma da queste situazioni bisogna uscirne più forti. Così ragiona Paolo Vanoli come persona".
Il presidente quale spiegazione ha dato per la cessione di Bellanova?
—"Non ho voluto spiegazioni. Non sono uno che va a cercare spiegazioni sulle dinamiche che succedono, perché quando una società vende un giocatore a mia insaputa è anche inutile cercare spiegazioni. Tutte le spiegazioni sono giustificazioni. Non sono abituato a piangermi addosso e a cercare giustificazioni. Non sono d'accordo su questa vendita. Ma alzo la testa e vado avanti. Quello che avevo da dire al presidente l'ho detto serenamente al telefono e in faccia. Non batto i pugni ma dico le cose francamente. Quando Paolo Vanoli è venuto al Torino, era all'erta su tutto".
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