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Vanoli: “Cessione Bellanova? Non me l’aspettavo e non sono d’accordo. Venduto a mia insaputa”

Gianni Pampinella Redattore 
Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Torino-Atalanta, il tecnico ha commentato la cessione dell'ex nerazzurro

Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Torino-Atalanta, Paolo Vanoli ha commentato la cessione di Raoul Bellanova proprio alla squadra di Gasperini: "Assolutamente non mi aspettavo la cessione, non c'erano le avvisaglie. Anche perché dopo la partita col Milan è andato in conferenza stampa a parlare, quindi sicuramente non mi aspettavo questa cessione".

"Sui ragazzi, devo dire che ho un gruppo unito e maturo. Anche loro come il sottoscritto sono rimasti sorpresi, ma come ho insegnato a questo gruppo, bisogna voltare pagina e non prendere alibi, questo non mi piace. Ai problemi vanno trovate delle soluzioni, questa squadra penso sia pronta a dimostrare che le soluzioni possono essere trovate".

"E' difficile cambiare il sottoscritto. Sono una persona vera e un allenatore con passione. Come ho detto, continuerò a fare il mio lavoro con grandissima passione. I ragazzi devono capire che non bisogna abbassare la testa davanti a decisioni che non sono compito nostro. Il mio compito era quello di essere contro questa decisione, ma ai ragazzi ho detto che si volta pagina e si guarda avanti. A volte si viene feriti, ma da queste situazioni bisogna uscirne più forti. Così ragiona Paolo Vanoli come persona".

Il presidente quale spiegazione ha dato per la cessione di Bellanova?

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"Non ho voluto spiegazioni. Non sono uno che va a cercare spiegazioni sulle dinamiche che succedono, perché quando una società vende un giocatore a mia insaputa è anche inutile cercare spiegazioni. Tutte le spiegazioni sono giustificazioni. Non sono abituato a piangermi addosso e a cercare giustificazioni. Non sono d'accordo su questa vendita. Ma alzo la testa e vado avanti. Quello che avevo da dire al presidente l'ho detto serenamente al telefono e in faccia. Non batto i pugni ma dico le cose francamente. Quando Paolo Vanoli è venuto al Torino, era all'erta su tutto".