01:21 min

ultimora

Var, l’International Board cambia: dai falli di mano a rigori e fuorigioco. Tutte le novità

Andrea Della Sala

Da giugno il Var sarà modificato, ma le varie federazioni potranno affidarsi al vecchio regolamento per chiudere i campionati

Il Var potrebbe presto avere delle modifiche che entreranno però in vigore a giugno, ma le federazioni saranno libere di proseguire i tornei con le vecchi regole se si andasse oltre giugno.

"L’ultimo Board ha introdotto raccomandazioni che hanno un destinatario implicito ma ben preciso: la Premier. Qui di fatto l’arbitro non va mai al video, lasciando che a decidere sia il Var. Problema 1: si perde la centralità del suo ruolo. Problema 2: la Premier è il torneo più visto nel mondo e quindi “fa” tendenza (sbagliata). L’invito, per gli arbitri, è andare sempre al video in situazioni interpretabili soggettivamente (fallo da contrasto, mani, interferenza sul fuorigioco...), mentre nei casi oggettivi (linea del fuorigioco, fallo dentro o fuori area di rigore...) è sufficiente il controllo del Var. Ma l’arbitro può ricorrere lo stesso al video per dare autorevolezza alla decisione o se si tratta di una scelta cruciale nel finale. Per l’Italia, dove l’arbitro nella stragrande maggioranza dei casi va a video, non cambierà niente", spiega La Gazzetta dello Sport.

"Presto, su richiesta del presidente Fifa Gianni Infantino, per estendere l’uso della Var se ne favorirà una versione “light”. Una Var meno dettagliata, da usare in tornei con meno disponibilità economica, meno telecamere. Meglio poco che niente".

FALLI DI MANO - Il Board (vedi grafico) precisa che:

1) per distinguere il braccio dalla spalla si faccia riferimento all’ascella;

2) in caso di “mani” dell’attaccante, anche se involontario, è sempre fallo se causa o favorisce un’occasione da gol, ma non lo è se l’occasione non è conseguenza immediata del “mani”;

3) il tocco volontario di mano di un difensore tiene o rimette in gioco un attaccante.

RIGORI - "Interessanti le precisazioni sui rigori alla luce della nuova regola che consente ai portieri di tenere un piede sulla linea, e non più due, prima del tiro. Se il portiere commette “invasione”, mettendo in campo i due piedi, e para, il rigore va ripetuto. Invece, nel caso in cui la palla vada fuori, sul palo o sulla traversa, sarà l’arbitro (magari con l’aiuto del Var) a decidere se l’“invasione” è stata decisiva o meno. Ancora rigori. Come si sa, se il portiere “invade”, la prima volta è richiamato a voce, la seconda ammonito, la terza espulso. Il Board conferma che eventuali cartellini presi durante i tiri dal dischetto dopo i supplementari non si sommano a quelli in partita. In breve: un “giallo” in partita e uno ai rigori dopo il 120’ non fanno espulsione".

FUORIGIOCO - "Da non sottovalutare le anticipazioni su alcuni temi che, presto, richiederanno interventi del Board. Una riguarda il fuorigioco. Nel “Vision”, documento sul futuro del calcio, Infantino ha promesso un fuorigioco meno difensivo. In pratica ci si chiederà se un offside di 5 centimetri, in un calcio veloce come quello di oggi, sia filosoficamente giusto. Se la risposta sarà “no”, allora si studieranno novità per favorire chi attacca. Come? Per esempio, non considerando più alcune parti del corpo, o recuperando concetti come la “luce”... Siamo ancora in una fase teorica, di ipotesi, ma è facilissimo prevedere che si vada in questa direzione".

FAIRPLAY - "Altro tema: i comportamenti antisportivi. Per simulazioni e perdite di tempo il Board pensa siano sufficienti le regole esistenti. Gli arbitri sono “invitati” a farle rispettare. Per le proteste e le pressioni all’arbitro, invece, si comincerà a studiare novità. Infine, gli incidenti alla testa. Pericolosissimi e sempre più frequenti. Il fatto è che gli allenatori farebbero di tutto per recuperare i loro giocatori dopo l’infortunio, mentre il Board vorrebbe che non rientrassero più. È allo studio la possibilità, in questi casi, di un cambio supplementare. Doveva essere sperimentato in estate all’Olimpiade, ora si cercherà un’alternativa".