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CdS – VAR-Pjanic, denuncia dell’ex capo FIGC: Inter-Juventus finirà in Procura

Matteo Pifferi

Saranno presentati due esposti alle Procure di Milano e Roma: i dettagli

L'intervista di Pecoraro, ex Procuratore Federale, a il Mattino ha riportato in luce ciò che accadde in Inter-Juventus, quando i nerazzurri protestarono per la mancata espulsione di Miralem Pjanic per un giallo sacrosanto non comminato da Orsatoper il fallo dell'ex Roma ai danni di Rafinha. Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, i fatti risalenti al 2018 finiranno in un esposto che sarà consegnato alle Procure della Repubblica di Milano (per competenza territoriale) e Roma (perché le sedi di FIGC e AIA sono proprio nella Capitale). L'esposto dovrà chiarire se ci furono manomissioni dei file delle registrazioni tra la sala VAR (l'arbitro era Valeri e l'assistente fu Giallatini) e l'arbitro in campo, ossia Orsato.

Il Corriere dello Sport, poi, aggiunge: "All’epoca Pecoraro diede la spiegazione del perché non c’era quell’audio. Glielo chiarirono una nota della Lega e le mail che intercorsero fra Nicola Rizzoli (designatore), Roberto Rosetti (all’epoca responsabile del progetto VAR) e Alessandro Arduino (Project manager di HawkEye Italia, la società che fornisce la tecnologia VAR anche ai nostri arbitri). L’audio non c’era perché il caso (il secondo, mancato giallo a Pjanic) non rientrava nei casi previsti dal protocollo IFAB (assegnazione di un gol; calcio di rigore; espulsione diretta; scambio di persona), mentre gli episodi che rientrano nel protocollo vengono archiviati per motivi di scuola e per l’implemento del VAR", spiega il quotidiano. Pecoraro sottolineò anche che il materiale gli fu inviato tramite la Lega e non evidenziò alcuna irregolarità, portando così all'archiviazione.