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"Un focolaio con elevato rischio di circolazione di varianti virali più contagiose". Questo è quanto l'ATSha scritto nel documento recapitato all'Inter con il quale sono stati fermati allenamenti e partite della squadra nerazzurra almeno per quattro giorni. Ai giocatori è stato anche imposto di restare in quarantena e non partire per le rispondere alle convocazioni delle Nazionali.
A far agire così l'azienda sanitaria milanese è la variante del covid che ha una velocità di diffusione più elevata rispetto al virus originario. E in effetti, oltre ai tamponi effettuati nelle scorse ore, i medici stanno analizzando i tamponi positivi per capire se davvero i giocatori possono aver contratto varianti più aggressive, come quella inglese. Questo è quanto scrive La Repubblica.
"Considerato che è in corso nel gruppo squadra un focolaio covid19 con una trasmissione virale attiva - si legge nel documento - e valutato che il rischio di contrarre l'infezione è al massimo nei primi giorni di esposizione (pur permanendo per l'intero periodo di incubazione di 14 giorni) e considerato il rischio elevato per la circolazione di varianti più contagiose si dispone sospensione allenamenti e divieto di disputare la prossima gara".
"In caso di nuovi focolai dopo la ripresa di aprile, l’unica soluzione sarà affollare il calendario di maggio, in cui saranno in palio fra l’altro 12 preziosissimi punti per determinare chi andrà in Serie B. Quest’anno la possibilità di sconfinare a giugno e oltre non c’è", scrive il quotidiano e si riferisce ovviamente all'inizio dell'Europeo che si doveva giocare già un anno fa.
La prima data utile per giocare Inter-Sassuolo è il 7 aprile e ci sono già altre due gare da recuperare quel giorno. Ma siccome quel giorno si gioca anche in CL, i nerazzurri giocherebbero in un altro orario.
(Fonte: La Repubblica)
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