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Vecchioni: “Moratti? Per lui mi butterei nel fuoco. Thohir? Se fa 11.000 km…”

Riccardo Fusato

Roberto Vecchioni, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha parlato – da tifoso – delle ultime vicissitudini societarie: “Mourinho, Mazzarri e Mancini? Prendiamo spunto dalla filosofia. Mou è come Nietzsche: al di là del bene e...

Roberto Vecchioni, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha parlato - da tifoso - delle ultime vicissitudini societarie: “Mourinho, Mazzarri e Mancini? Prendiamo spunto dalla filosofia. Mou è come Nietzsche: al di là del bene e del male. Mazzarri ha un’idea fissa del gioco, ma non la sviluppa. Crede nell’essere e non nel divenire, come Parmenide. Mancini è un idealista un po’ romantico. Per lui scelgo Hegel: porsi, opporsi, superarsi. Sempre in divenire, deve dare ancora il meglio di sé. Moratti? Mi butterei nel fuoco per lui. Ha mantenuto la forza giovanile del credere sempre, è un Peter Pan più evoluto. Immagino il suo dispiacere per aver lasciato l’Inter, ma ci avrà pensato tanto concludendo che il suo gesto sarebbe servito. Quanto ha influito sull’esonero di Mazzarri? All’inizio credevo non più di tanto, poi ci ho ripensato: quelle parole del tecnico gli avranno dato molto fastidio. Ha interpretato l’umore dei tifosi, disamorati. Con il pubblico in calo c’è il rischio che lascino anche gli sponsor, Moratti e Thohir ci avranno pensato: ormai una società funziona come in Borsa, la vita è economia, gli sponsor vanno ascoltati. Thohir? Non lo conosco bene. Se dall’Indonesia arriva a Milano per assistere a certe partite inguardabili la passione ce l’avrà. Aspettiamolo. La battuta di Ferrero? Ma è proprio convinto che sia stata una battuta? Per me è ignorante, non sa la geografia. Cosa mi aspetto dall’Inter? Non siamo né il teatro dei burattini di Podrecca, né il Real. Penso che non andremo a perdere contro squadre inferiori con tre, quattro gol di scarto, ma negli scontri diretti è meglio non illudersi. Do all’Inter il 3-4% di possibilità di arrivare in Champions, mentre l’Europa League è a portata di mano. Se l’Inter fosse un personaggio mitologico? Sarebbe Icaro. Vola, ma poi le ali si sciolgono. Se fosse una sua canzone? Sogna ragazzo sogna che fa: passeran le notti/passerà il dolore/sarai sempre tu. Ma anche Chiamami ancora amore".