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Miguel Veloso, centrocampista portoghese dell'Hellas Verona, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport:
Contro l’Atalanta avete vinto anche grazie a un suo gol e a un suo assist. Ma dentro c’è stata una prestazione notevole come spesso accade. Esiste uno stile Verona ormai?
"Siamo fastidiosi, in ogni partita ci proviamo. Anche contro la Juve, che domina da 9 anni, noi vogliamo vincere. Questa è la nostra mentalità, essere l’Hellas è questo. All’interno di ogni partita ci sta soffrire, come successo nel primo tempo contro l’Atalanta. Siamo stati bravi a non prendere gol prima e poi a vincere".
Il lavoro è partito con Juric?
"Già dalla scorsa stagione il tecnico sta creando uno stile che rispecchi la storia di questa società. L’Hellas da sempre prova a fare il suo meglio e noi vogliamo portare avanti questa cultura. Parlo di me e di tutti i compagni, anche quelli in prestito o provenienti dal settore giovanile".
Juric ha detto che la squadra è andata spesso oltre i limiti: è d’accordo?
"Sì, nonostante le difficoltà e gli infortuni abbiamo dimostrato il carattere di ciascuno di noi. E alcuni si sono adattati anche in ruoli non loro. È la nostra grande forza, solo come squadra possiamo fare bene e puntare al nostro obiettivo che resta la salvezza".
Accanto a lei sta crescendo Ilic: come lo descriverebbe?
"Un ragazzo molto tranquillo, disponibile a imparare. Deve crescere, ma è normale per un 2001. Ha qualità, un bellissimo sinistro e ha fatto benissimo finora. A centrocampo può fare un po’ tutto, è veloce, bravo tecnicamente, è un box-to-box, un numero 8".
Il campionato non ha ancora definito le gerarchie, sia in alto sia in basso. Per voi è una possibilità o un rischio?
"Dobbiamo fare più punti possibili, entrando in campo per dominare e vincere. Certo, la classifica è bella. Ma l’obiettivo rimane la salvezza".
Domenica arriva il Cagliari, contro cui siete recentemente usciti in Coppa Italia…
"Saremo arrabbiati per quella eliminazione, è strato frustrante aver perso così, all’ultimo minuto dopo aver dominato. Non potremo sbagliare l’approccio dopo aver fatto benissimo contro l’Atalanta. Se dopo aver fatto bene come sabato pensassimo che il campionato è finito, sbaglieremmo".
La morte di Maradona cosa le ha lasciato?
"Una perdita profonda, una leggenda".
Il suo amico Ronaldo è arrivato a 750 gol: riuscirà a prendere Pelè (761) e Romario (772)?
"Certo, ha già dichiarato che il prossimo step è 800: li farà...".
Provi a immaginare la sua ultima gara ufficiale: in che ruolo vorrebbe giocarla?
"Regista, è ciò che so fare meglio. Sarò sempre grato allo Sporting, ma non mi ci vedo a tornare in Portogallo. La mia famiglia è in Italia...".
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