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Una carriera all'insegna del nerazzurro. Prima con l'Atalanta e poi con l'Inter. Nicola Ventola ha parlato ai microfoni de' La Gazzetta dello Sport a due giorni della sfida di campionato tr la squadra di Gasperini e quella di Simone Inzaghi.
L'ex attaccante e ora opinionista ha analizzato i temi della gara e riavvolto il nastro parlando della sua carriera.
fVentola, che gara sarà Atalanta-Inter?
"La sfida tra le due squadre... nerazzurre della mia carriera, quelle che ho amato di più insieme al Bari. Mi aspetto un match teso perché i tre punti in palio sono di quelli pesanti: entrambi sono distantissime dal Napoli, ma se l'Atalanta non aveva l'obbligo di lottare per lo scudetto, l'Inter invece...".
... ha deluso?
"È una formazione molto più lineare e prevedibile rispetto allo scorso anno perché ha perso elementi abili nell'uno contro uno come Perisic e Sanchez. In più, anche se non tutti saranno d'accordo, secondo me avverte pure la perdita di Vidal che quando entrava in mezzo al campo dava sostanza. Adesso la squadra è meno equilibrata e subisce tanti gol perché in fase di interdizione ha solo Barella. Inevitabile che in alcuni incontri abbia sofferto".
Sofferto e perso. Come a Torino...
"Troppi scontri diretti andati male e il distacco dal Napoli in doppia cifra è eloquente. Mancano ancora 24 giornate alla fine, ma se il Napoli va avanti così...".
Se lo chiedono tutti: il Napoli durerà?
"Il campionato è lungo e la pausa per il Mondiale sarà un fattore, ma nella formazione di Spalletti non si vedono difetti. Tutti sanno cosa fare, tutti si sacrificano, tutti danno il massimo senza commettere errori. Finora il Napoli ha sempre vinto convincendo, non grazie agli episodi. Questo può essere l'anno buono per gli azzurri".
Torniamo ad Atalanta-Inter: come mai la Dea è in frenata?
"Ha rinunciato a lungo a Zapata e Muriel ma grazie al rendimento dei nuovi acquisti, su tutti Lookman e Hojlund, ha fatto una grande prima parte di stagione. Peccato per le recenti sconfitte contro Napoli e Lecce, ma la classifica della Dea resta ottima, considerando che rispetto al passato ha cambiato modo di giocare".
Alla fine chi arriverà prima tra Atalanta e Inter?
"Dico l'Inter, ma anche l'Atalanta può arrivare in Champions. Per entrare nelle prime quattro prevedo una bella lotta perché la Lazio sta volando, mentre la Juve è in netta ripresa e secondo me sarà quella che insidierà di più il Napoli. Poi ci sono anche il Milan e la Roma... Sarà un duello appassionante fino a giugno".
Qual è il primo ricordo di Ventola con la maglia dell'Inter che le viene in mente?
"Gli allenamenti con Vieri e Ronaldo, ma anche le chance che Kallon e io avevamo per sostituirli. Ero la riserva dei migliori al mondo".
Nonostante Ronnie e Bobo, però, l'Inter ha perso lo scudetto del 2001-02 all'ultima giornata.
"Tornai a Milano proprio quella stagione che fu decisa dall'ormai famoso 5 maggio: potevamo e dovevamo arrivare primi e invece finimmo terzi".
A posteriori ha capito perché?
"Abbiamo le nostre colpe, senza dubbio, perché quella partita all'Olimpico contro la Lazio la dovevamo vincere, ma ci sono stati anche altri motivi per cui non abbiamo conquistato il tricolore".
Fa ancora male ripensarci?
"Sì. Non nascondo che quello scudetto è il più grande rimpianto della mia carriera. Mi fermo qui, è meglio..".
Ha mai pensato a come sarebbe stata la sua carriera senza tutti quegli infortuni e quelle operazioni?
"Non ha senso pensarci adesso. Ho segnato in Champions con la maglia dell'Inter, sono stato convocato in Nazionale da Zoff, ho giocato insieme a Ronaldo... Qualcosa ho fatto, dai...".
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