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Un Giampiero Ventura a ruota libera, quello intervenuto a Sky Sport 24 per parlare di Italia ma anche di molto altro. Il ct azzurro ha parlato del momento della Nazionale e, in particolare, dell'eredità lasciata da Antonio Conte dopo l'Europeo: "Conte, anche se non ha vinto l'Europeo, ha fatto un ottimo lavoro e ha lasciato grande entusiasmo. L'età della squadra, però, oltre ai grandi come Buffon, Bonucci, Chiellini e Barzagli, era un po' su con gli anni. Abbiamo quindi iniziato un lavoro di ricambio generazionale per il futuro dell'Italia. Mi ha dato fastidio quando sono stati messi a paragone i due lavori, anche perché l'Europeo è frutto di un lavoro più lungo, mentre nelle qualificazioni al Mondiale per ogni partita ci sono due giorni di preparazione. Stiamo cercando di lanciare alcuni giovani, come abbiamo fatto anche contro la Germania. Gli stage? Sono entusiasta, cercheremo di farne altri tre o quattro. Abbiamo iniziato a smuovere le acque del movimento, e nelle ultime uscite abbiamo mostrato l'atteggiamento giusto per diventare grandi. Conte? C'è un filo conduttore con lui che va da Bari alla Nazionale. Forse Abramovich mi sta seguendo... Oggi, però, se l'allenatore non trasmette le proprie idee viene scoperto dopo cinque minuti".
Ventura ha poi parlato di Marcello Lippi, che inizialmente doveva aiutarlo in questo percorso alla guida della Nazionale e che invece per dissidi con la Federazione ha declinato l'offerta: "Nel momento in cui è venuto a mancare Lippi mi sono accollato l'onere e l'onore di andare a parlare con tutti gli allenatori e i presidenti del percorso che avremmo fatto. Sono orgoglioso di ciò che stiamo facendo, spero se ne possa parlare anche in futuro. Se la Nazionale è formata solo da giocatori delle grandi che giocano 70 partite all'anno, questa può portar via loro delle energie, ma se vengono convocati anche giocatori di altre squadre allora si possono vedere anche i vantaggi. C'è meno pressione dai club. Se avessi avuto paura di non qualificarci al Mondiale non avrei nemmeno accettato l'incarico, ma per la prima volta se ne qualifica direttamente solo una".
Infine, un'analisi sul girone di qualificazione al Mondiale 2018 e sui possibili protagonisti in Russia: "Non siamo testa di serie, e chiediamoci il perché, e abbiamo di fronte la Spagna, che insieme alla Germania è la più forte in assoluto. Se tutte le squadre italiane vengono eliminate nei preliminari europei non è questione di qualità, ma di condizione fisica. Ecco perché si potrebbe iniziare prima il campionato. Tavecchio? Il presidente pensa quello che pensano tutti, se non dovessimo andare ai Mondiali ovviamente non converrebbe a nessuno. Mi auguro che Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini siano in salute in Russia. Buffon ha la voglia di arrivare a questo Mondiale, se lo merita ma deve essere in grado di farlo, Donnarumma è come lui quando ha iniziato, sono dei predestinati".
(Fonte: Sky Sport 24)
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