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Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, l'ex ct della Nazionale Giampiero Ventura ha parlato della sua esperienza sulla panchina dell'Italia, ma non solo.
OSVALDO AL TORINO - "E' sempre stato il mio sogno, era un giocatore di qualità".
IL CHIEVO - "Ho lasciato perché sono andato per amicizia con un programma che prevedeva certe cose: poi ho constatato che per me era difficile, c'era mancanza di condizione e convinzione. Le parole di Pellissier? La condizione non era buona, la penalizzazione aveva creato difficoltà: abbiamo fatto un mese di grande lavoro per ricostruire tutti i giocatori, abbiamo dato una buona condizione fisica, Di Carlo ha trovato una squadra che gioca 90 minuti. I giocatori si sono sentiti traditi, lo capisco: è stato uno dei gruppi che mi ha dato la maggiore disponibilità, Pellissier era arrabbiato e deluso".
LA NAZIONALE - "L'aspetto tecnico è l'ultimo dei problemi di quella mia esperienza. Io non pensai di dimettermi, avevo già comunicato che non sarei andato ai Mondiali anche in caso di qualificazione, non c'erano i presupposti: per il bene dell'Italia mi sarei fermato, ma dovevo farlo prima. Io persi due partite, con Spagna e Svezia, in un anno e mezzo: hanno detto tante bugie che mi hanno ferito. Avevo anche preso in esame la querela, ero scappato dal ritiro, non volevo salire sul pullman: ma come mai uscivano certe cose?".
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