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Una lunga intervista, tra l'azzurro dell'Italia e la Serie A, sempre più combattuta e appassionante. Giampiero Ventura, ct azzurro, si è raccontato a Il Mattino, toccando vari temi importanti tra Nazionale e campionato. Ecco le sue parole:
CRITICHE - "Nelle ultime undici partite abbiamo vinto otto volte, pareggiato con Spagna e Germania e ne abbiamo persa una, quella di Madrid,che di colpo ha cancellato tutto quello che era stato fatto. Se stiamo cercando di costruire qualcosa di epocale dobbiamo avere pazienza".
IPOTESI INIZIO ANTICIPATO DELLA SERIE A - "Se solo il Milan e il Napoli negli ultimi anni hanno superato il preliminare Champions qualcosa pure significherà".
LOTTA AL VERTICE IN CAMPIONATO - "Mai come quest’anno si sono accorciate le distanze. Il Napoli prima giocava e divertiva ora gioca e vince. E la cosa è diversa. È prioritario vincere, è un passo notevole in avanti. Poi la Juve mi pare che sia partita con un po’di difficoltà ma come sempre coni risultati dalla sua parte. La serie A ha recuperato le due milanesi, c’è la Lazio che è una conferma e il Torino che sarà la sorpresa del campionato. Dall’Europa League in su sarà avvincente come non mai".
VAR - "Menomale che c’è. Come tutte le esperienze all’inizio deve essere metabolizzato: ma mai come in questo momento non c’è una sola polemica su quello che poteva essere fatto e non è stato fatto. Buffon? Non è stato capito, o forse si è spiegato male.Ma anche a lui il Var va bene".
CINA - "Mi hanno chiamato. Una offerta straordinariamente vantaggiosa. Se non fossi stato sotto contratto, ci avrei pensato.Ma da quando ho accettato l’incarico di ct, anche se non immaginavo il dopo-Spagna, ho l’orgoglio di voler centrare qualcosa di importante con la Nazionale".
BALOTELLI - "Gli ho parlato tre ore e mezza.Non c’è niente di segreto.Dipende da lui: nessuno può mettere in discussione le sue qualità. Si mettono in discussione altre cose".
MERCATO - "Lo chiuderei prima, certo. Almeno un giorno prima dell’inizio del campionato. In ritiro con me c’erano giocatori attaccati al telefono che non sapevano dove avrebbero giocato. Così non va bene".
(Fonte: Il Mattino)
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