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Il Torino?
“Bellanova per la realtà del Torino è un bell’acquisto insieme a Tameze. Ora serve qualcosa in avanti. Poi ha una rosa competitiva per ritagliarsi uno spazio europeo”.
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“L’Arabia? Una tristezza. Mi ricorda tanto la Lega americana. Ho vissuto l’epoca di Chinaglia e Pelé per cambiare la storia del calcio e non ci riuscirono. I vari Benzema, Brozovic e Milinkovic hanno ancora tanto da dare e queste partenze rappresentano un periodo triste del calcio italiano”. Così a Tuttomercatoweb Gian Piero Ventura, ex allenatore - tra le altre - del Torino e della Nazionale Italiana.
Fuoco di paglia o mercato del futuro?
“Non credo che possa cambiare quella che è la storia del calcio. La Lega Araba non ha una storia alle spalle, costruirla non è facile. Il calcio è in Europa e in Sudamerica. Non può essere in Arabia. Che poi ci sia stata questa grandissima occasione è comprensibile”.
Si lavora in funzione del Mondiale del 2030.
“È tutto finalizzato a questo. Dopo finirà tutto. Proveranno a continuare anche dopo il 2030. Poi bisognerà vedere come evolverà”.
E l’Italia in entrata?
“È prematuro. Non vedo squadre rinforzate con certezza. Se vai ad analizzare sembra che la Juve abbia dei problemi per assestare il bilancio e c’è un po’ di confusione. L’Inter ha preso Frattesi ma ha perso Lukaku, Onana e Skriniar. Il Milan ha fatto investimenti ma nel campionato italiano i calciatori devono dimostrare”.
Il Torino?
“Bellanova per la realtà del Torino è un bell’acquisto insieme a Tameze. Ora serve qualcosa in avanti. Poi ha una rosa competitiva per ritagliarsi uno spazio europeo”.
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