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Intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, il giornalista Sebastiano Vernazzaha analizzato così l'avvicinamento di Inter e Juventus al Derby d'Italia:
"Juve e Inter qualificate agli quarti di Coppa Italia, ma soltanto ai supplementari, par condicio di fatica in vista della grande sfida di domenica a San Siro. Nessuna delle due potrà accampare la scusa del surplus di sforzi".
INTER - "L’Inter si è qualificata agli sgoccioli, con un gol del solito Lukaku. Antonio Conte è partito con un’Inter B, poi ha via via inserito i titolarissimi lasciati fuori a riposare - De Vrij, Lukaku, Hakimi, Barella, Brozovic -, dimostrazione di come la squadra per andare al massimo abbia bisogno dei pesi massimi. Contro la Fiorentina una prestazione in linea con le ultime esibizioni, l’Inter ha esercitato dominio territoriale e possesso palla, però il raccolto è stato striminzito, troppi errori davanti alla porta. Una supremazia appesantita dalla paura di sbagliare".
ERIKSEN - "Eriksen regista non ha convinto appieno, ha perso qualche pallone pericoloso. Non poteva essere altrimenti, ogni esperimento o cambiamento necessita di tempo, una bocciatura senza appello sarebbe sbagliata. Il danese ha mandato segnali di impegno, ha tirato per due volte in porta con pericolosità e le statistiche della Lega certificano che è stato il giocatore che più si è mosso nella partita di Firenze, oltre 16 i suoi chilometri percorsi nei 120 minuti. Poiché dal mercato non dovrebbe arrivare nessuno, Eriksencentrocampista, e non più trequartista, può diventare un’alternativa, forse una soluzione".
SCUDETTO - "L’impressione è che l’Inter abbia i mezzi per prendersi il campionato e che il gruppo sia con Conte. Non sappiamo quanto inciderà l’incertezza sul futuro della proprietà, ma parliamo di professionisti d’alto livello, abituati a focalizzarsi sul campo, senza distrazioni. All’Inter manca l’ultima scintilla, una vittoria forte, che la renda consapevole delle sue potenzialità, che la liberi da certe angosce e insicurezze. La squadra è massiccia, forse troppo, un filo di leggerezza le gioverebbe. La Juve arriva al momento giusto, a patto di vivere la partita come un’opportunità e non come un’ossessione".
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