Vernazza (Gds): “Rai, ma Moggi radiato in studio? Ci sarà  prescrizione spacciata per assoluzione”

Sebastiano Vernazza, giornalista della Gazzetta dello Sport, dedica un approfondito e inattaccabile commento alla decisione della Rai di rivolgersi a Luciano Moggi (ospite in studio) per commentare Juventus-Napoli. Una scelta, da parte dell'emittente pubblica, veramente discubiile (a dir poco): "Grazie mille a Juve e Napoli, un po’ meno alla Rai. No, non ci riferiamo alla telecronaca, che è stata all’altezza, ma all’allucinazione che abbiamo avuto alla fine, quando Enrico Varriale ha preso la linea per lanciare il salotto dei commenti post partita.

Come ospite d’onore il «bravo presentatore» ha introdotto Luciano Moggi, «ex dirigente delle due squadre». Ciascuno a casa propria è libero di invitare chi vuole, ma la Rai non è né Sky né Mediaset, appartiene a tutti gli italiani, almeno a quelli che pagano il canone.

E allora, in quanto abbonati costretti a versare l’annuale obolo, abbiamo il diritto di dire che la presenza di Moggi, radiato dalla giustizia sportiva per le note vicende di Calciopoli, stonava con la grande bellezza della finale appena conclusa. In sede di giustizia penale Moggi risulta al momento condannato a due anni e quattro mesi per associazione per delinquere.

A fine gennaio si esprimerà la Cassazione e tira aria di prescrizione, che la pletora di «bravi» al servizio di Moggi sui social e in rete spaccerà per piena assoluzione, perché così vanno le cose in Italia, Paese in cui il revisionismo ha fatto danni su questioni molto più importanti. Alla Rai, coinvolta suo malgrado in Calciopoli a causa di certi giornalisti «moggiani», si stanno portando avanti, e per riabituare gli italiani a Moggi non si sono fatti scrupolo di usare la finale di Supercoppa"